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Pensioni, Ape social e quota 41: ora è caos. "Abolizione Fornero". RIFORMA PENSIONI NEWS

PENSIONI, LAVORATORI UNITI PRECOCI E OPZIONE DONNA: I COMITATI CONTRO LA LEGGE FORNERO. RIFORMA PENSIONI NEWS


I comitati "Lavoratori precoci uniti" e "Opzione donna" chiedono l'abolizione della riforma Fornero al termine del vertice di Trieste fatto per denunciare la difficolta' ad andare in pensione dopo aver cominciato a lavorare fra i 14 e i 19 anni, a causa del progressivo aumento dell'eta' pensionabile dovuto all'agganciamento alla speranza di vita. Questi comitati chiedono l'abolizione della riforma voluta dal governo Monti, flessibilita' in uscita dopo i 62 anni d'eta', pensione certa dopo i 41 anni di contributi versati e blocco fino al 2022 dei limiti d'eta', che oggi sono pari a 42 anni e 10 mesi e 41 anni e 10 mesi, rispettivamente per uomini e donne. Il deputato e vicepresidente della Commissione lavoro Walter Rizzetto (Fdi) - presente all'incontro - ha criticato "l'assenza della politica e dei sindacati", sottolineando "di diritti non rispettati dalla manovra Fornero, che ha fatto risparmiare 82 miliardi, mettendo le mani in tasca agli italiani. Per risolvere i problemi di lavoratori 'quota 41', esodati e usurati servirebbero 45 miliardi: un paese civile avrebbe dovuto fare questa scelta".


PENSIONI: APE SOCIAL E PRECOCI CAOS. CGIL, "PUBBLICARE SUBITO DECRETI". RIFORMA PENSIONI NEWS


"La situazione è insostenibile. A un mese dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande per accedere all'Ape sociale e alle misure per i lavoratori precoci, ancora non sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i relativi decreti". Così il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, sollecita il governo a dare corpo ai provvedimenti operativi per il pensionamento anticipato di alcune categorie di lavoratori. "In questo modo - spiega - si rischia di compromettere l'accesso al diritto a decine di migliaia di lavoratori, tutti con alle spalle lunghi anni di lavoro, disoccupati, invalidi o che assistono persone non autosufficienti. Per non parlare - continua - dei disagi che la ristrettezza dei tempi comporterà per i lavoratori, le loro imprese e le strutture dei servizi, per la predisposizione della documentazione". E non solo "la fase uno del confronto sulle PENSIONI non si riesce a chiudere in modo positivo" ma nei fatti "non decolla neanche la fase due, in cui si dovrà parlare di giovani, flessibilità in uscita, lavoro di cura, previdenza complementare e di rivalutazione delle PENSIONI, trovando anche soluzioni definitive per altre annose situazioni ancora non risolte", denuncia ancora Ghiselli.


PENSIONI: APE SOCIAL CAOS. UIL: GRAVE CHE DECRETI ANCORA AL PALO


"A tre settimane dalla firma del Premier Gentiloni dei decreti attuavi di ape sociale e pensione anticipata per i quota 41, questi non sono stati ancora pubblicati sulla gazzetta ufficiale. È un fatto molto grave che necessita di una riflessione urgente sul funzionamento delle magistrature e delle burocrazie dello Stato italiano". Lo ha detto il segretario confederale Uil, Domenico Proietti in una nota. "Tale ritardo comporta un danno per migliaia di cittadini che vedono ristretti i tempi per presentare la domanda ed accedere alle opportunità che la nuova normativa previdenziale, varata con l'ultima legge di bilancio, introduce. Si impone a tutti - conclude- uno sforzo per dare il massimo delle informazioni ai lavoratori ed alle lavoratrici al fine di colmare i disagi che questo inspiegabile ritardo sta comportando".


PENSIONI E RIFORMA PENSIONI: APE SOCIAL E QUOTA 41. LE POLEMICHE DEI GIORNI SCORSI


PENSIONI E AMMORTIZZATORI, CAMUSSO PREOCCUPATA PER ELEZIONI ANTICIPATE


"Un incontro utile e positivo che spero ripeteremo con frequenza e che ha permesso, dopo tanto tempo, un confronto aperto sulla situazione politica, economica e sociale del Paese". Cosi' il segretario generale della Cgil Susanna Camusso al termine dell'incontro, che si e' tenuto nella sede nazionale della Cgil, con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, e il presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. "A Orlando e Damiano - prosegue Camusso - ho espresso le preoccupazioni della Cgil sui pericoli che potrebbero derivare dalla fine anticipata della legislatura, che metterebbe in discussione la prossima legge di bilancio, non permettendo cosi' di affrontare pensioni e ammortizzatori. Una prospettiva - spiega - che ricadrebbe interamente sulla condizione dei lavoratori e delle fasce deboli della popolazione". "Con il ministro della Giustizia e con il presidente della Commissione Lavoro della Camera abbiamo poi esaminato lo stato dell'economia e della finanza del nostro Paese con particolare attenzione alla disoccupazione giovanile e all'aumento della precarizzazione. Non ho nascosto il disappunto e la contrarieta' per la reintroduzione dei voucher e ho sottolineato la necessita' di affrontare con decisione il riordino del diritto del lavoro, cosi' come - conclude Camusso - abbiamo proposto nella Carta dei diritti universali del lavoro che Cesare Damiano ha iscritto ai lavori della Commissione di cui e' presidente".

Pensioni, Ape social e quota 41: rischio paralisi. Ansia precoci. RIFORMA PENSIONI NEWS


Ape social e quota 41: i decreti attuativi non sono ancora stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Lo scorso 23 maggio il Governo Gentiloni ha firmato i testi, si attende pubblicazione. I rumors 'pensionistici' raccontano che la pubblicazione dovrebbe avvenire nelle prossime ore e come confermato da tempo avranno decorrenza retroattiva al primo maggio 2017.


Pensioni, Ape volontaria e Rita ferme. RIFORMA PENSIONI NEWS


Su Ape volontario e Rita siamo ancora più indieto: visto che nulla è ancora arrivato al Consiglio di Stato. Inutile dire che precoci e aspiranti pensionati sono in ansia. In tema di Ape e quota 41 va ricordato che i richiedenti  dovranno inviare la prima istanza all'Inps entro e non oltre il 15 luglio 2017.


RIFORMA PENSIONI E AMMORTIZZATORI SOCIALI: CAMUSSO PREOCCUPATA


In tema di lavoro e pensioni c'è stato un incontro nella sede nazionale della Cgil, tra il segretario generale Susanna Camusso, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano. La Camusso ha espresso la preoccupazione per i lavoratori in vista del pericolo di una fine anticipata della legislatura: situazione che potrebbe mettere in discussione la prossima legge di bilancio e la discussione sulle problematiche legate a riforma Pensioni e ammortizzatori sociali.

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