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"Scimmia scimmia", razzismo (e rissa): Valencia-Real Madrid choc. Furia Ancelotti
Insulti razzisti a Vinicius in Valencia-Real. Ancelotti: "E' stato lo stadio intero, non solo una persona"
Vinicius insulti razzisti in Valencia-Real Madrid. "Scimmia scimmia". Ancelotti furioso: è stato lo stadio intero, non solo una persona
Gli insulti razzisti a Vinicius Junior durante Valencia-Real Madrid fanno il giro del mondo. Durante il match al Mestalla, molti tifosi hanno urlato “scimmia, scimmia” all’indirizzo dell’attaccante brasiliano dei Blancos. L’arbitro ha fermato la partita per dieci minuti, ma la situazione non si è calmata. p
Poi, verso la fine del match, è partita una rissa tra il portiere del Valencia Mamardashvili e Vinicius: nella mischia, il difensore Hugo Duro ha trattenuto l'attaccante brasiliano del Real Madrid con una forte stretta al collo e il calciatore blanco si è liberato con una manata.
Gesto gli è costato il cartellino rosso. Vinicius è poi uscito dal campo facendo il segno “2” con le dita (riferimento a una possibile retrocessione in Segunda Division, la serie B spagnola). Carlo Ancelotti a fine partita si è detto disgustato delle scene di razzismo a cui ha assistito durante tutto il match: “Uno stadio intero che grida scimmia a un giocatore, non ho mai visto una cosa del genere. Oggi non voglio parlare di calcio, ma di quello che è successo qui. Penso che sia più importante. Più che una sconfitta, non trovate? Sono molto calmo, ma quello che è successo oggi non dovrebbe succedere”.
L'ex allenatore del Milan ha sottolineato che non è normale “che uno stadio gridi ‘scimmia‘ un giocatore e che un allenatore pensi di toglierlo per quello… C’è qualcosa che non va in questo campionato”. Questi episodi “non possono accadere, è stato lo stadio intero, non solo una persona, come in altre occasioni”. Il tecnico ha sostenuto che l’arbitro avrebbe dovuto “fermare la partita e avrei detto lo stesso se avessimo vinto 3-0”, ha concluso Ancelotti dopo la partita persa per 1-0 dai suoi.
Vinicius (foto Lapresse)
Insulti razzisti a Vinicius, Infantino: in questi casi serve la vittoria a tavolino
“Tutta la nostra solidarietà a Vinicius. Non c’è posto per il razzismo nel calcio o nella società. La Fifa si schiera dalla parte di tutti i calciatori che hanno vissuto una situazione del genere”, ha detto il numero della Fifa Gianni Infantino in una storia Instagram. “Proprio per episodi simili, nelle competizioni Fifa c’è un processo strutturato in tre fasi, che raccomandiamo a tutti i livelli calcistici. Inizialmente si sospende il match e lo si annuncia – ha ricordato – A seguire i calciatori abbandonano il terreno di gioco e lo speaker comunica che la gara verrà interrotta definitivamente qualora dovessero pervenire altre offese. Infine, se questi attacchi continuano, l’incontro viene interrotto e viene data la vittoria agli avversari. Ovviamente è più facile dire di applicare queste regole che farlo, ma bisogna sostenerlo tramite l’educazione”.
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