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Superlega: Infantino sapeva? Il dossier che getta sospetti sul numero 1 Fifa

Lorenzo Zacchetti

A parole ha condannato il progetto dei 12 club, allineandosi con il "nemico" Ceferin, ma un documento riservato dipingerebbe uno scenario molto diverso...

Infantino ha segretamente appoggiato la nascita della Superlega?

Tifoso dell’Inter, parla tedesco, italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Sposato con la libanese  Leena Al Ashqar e padre di quattro figlie, è laureato in Giurisprudenza e, come Ceferin, si è spesso occupato di diritto sportivo, svolgendo la funzione di consulente per diverse leghe calcistiche europee. Nel 2000 è entrato nella Uefa come direttore della divisione Affari Legali e Licenze per club e dal 2009 ha assunto la carica di segretario generale, ruolo nel quale è diventato popolare come “uomo dei sorteggi”, in occasione degli abbinamenti per le competizioni europee. 

In maniera più discreta, ma altrettanto efficace, ha lavorato allo sviluppo del marketing del calcio europeo, guadagnandosi la stima di molti nomi celebri che poi lo avrebbero sostenuto nella sua corsa alla presidenza della Fifa: da Buffon a Figo, da Mourinho a Ferguson. Inserito da “Forbes” tra i 100 uomini più potenti del mondo, ha basato la sua campagna elettorale sul rinnovamento e la trasparenza di una struttura sconvolta dagli scandali. 

E in effetti una ventata di novità con la sua presidenza è arrivata, ma soprattutto con lo sviluppo del calcio femminile: un cambiamento peraltro forse più figlio dei tempi che di vere e proprie politiche industriali, che comunque non sono mancate. Non sono mai stati eccezionali i suoi rapporti con Ceferin: ma è possibile ipotizzare che sia arrivato fino al punto di avallare il progetto della Superlega, per poi negare tutto alla mala parata e minacciare gli scissionisti con un eloquente “la pagherete cara”? Sembra davvero la trama di un romanzo di John Le Carrè.