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UISP - Unione Italiana Sport per Tutti: Tiziano Pesce è il nuovo Presidente

Di Lorenzo Zacchetti

"Soprattutto in questi momenti di difficoltà, abbiamo il dovere di difendere lo sport sociale, rappresentandolo di fronte a governo e istituzioni locali"

Tiziano Pesce, 45 anni, di Genova, è il nuovo presidente nazionale di UISP - Unione Italiana Sport per Tutti. La sua elezione è arrivata nel corso del Congresso nazionale dell’associazione, al culmine di tre giorni di lavori. Vi sono stati impegnati 278 delegati in videoconferenza, in rappresentanza di 1.112.047 soci e 14.158 asd e società sportive.

Tiziano Pesce, con una radicata esperienza nello sport sociale e nel terzo settore, sia nel territorio ligure, sia a livello nazionale, raccoglie il testimone di Vincenzo Manco, che ha concluso un ciclo di due mandati, otto anni, al timone dell’UISP - Unione Italiana Sport per Tutti.

“Soprattutto in momenti difficili come questi si misura il valore sociale dell’UISP - dice Pesce, ringraziando i delegati e l’intera Uisp - Il nostro compito principale oggi è quello di essere al fianco di asd e società sportivive del territorio, al dramma di un movimento di base che rischia di essere spazzato via dall’emergenza sanitaria, che l’UISP ha il dovere di difendere e rappresentare nei confronti del governo e ad ogni livello delle istituzioni locali”.

Subito dopo la sua proclamazione da parte della Presidenza del XIX Congresso nazionale UISP - Unione Italiana Sport per Tutti, Tiziano Pesce ha ringraziato Vincenzo Manco, presidente nazionale uscente, Tommaso Dorati, segretario generale UISP e l’intero gruppo dirigente UISP, a cominciare da quello territoriale sino a quello nazionale, che lo ha accompagnato in questi anni nei quali è stato vicepresidente nazionale dell’associazione.

“Le trasformazioni saranno continue e viviamo in un periodo di emergenza dal quale speriamo di poter uscire presto, per questo il mio è un programma di inizio mandato – ha detto il neopresidente nazionale UISP – siamo la UISP dei territori che alza lo sguardo alla dimensione europea. Quello dello sport sociale è un importante banco di prova per nuove politiche pubbliche sulla salute, sul benessere, sull’inclusione, sull’ambiente, sulla solidarietà, sulle pari opportunità tra generi. L’UISP è una grande rete associativa e la conferma è venuta proprio da questo nostro Congresso. Come ci ha detto Luca Gori, della Scuola Sant’Anna di Pisa, la rete alimenta la riforma e la riforma sollecita la rete. L’UISP deve raccogliere questa sfida, sperimentando nuove metriche e nuovi indicatori, qualitativi e quantitativi”.

“Dal nostro Congresso emergono precise indicazioni per il futuro: centralità dei territori e della attività. L’UISP è promozione sociale e sportiva a 360 gradi. Questo è stato il Congresso delle donne e dei giovani. Per questo sono orgoglioso di aver costruito una lista unitaria del futuro Consiglio nazionale, con una buona attenzione alle rappresentanze di genere: su 80 consiglieri eletti, 32 sono donne, ovvero il 40%. Ma promettiamo di fare meglio in futuro. Infatti già nella lista dei 26 supplenti, 14 sono donne e 12 uomini”.

“L’UISP è portatrice di interessi generali – ha concluso Tiziano Pesce - ed esce da questa impegnativa campagna congressuale, iniziata a novembre con i Congressi territoriali e proseguita con quelli regionali, con nuove e importanti responsabilità, a cominciare dal dovere di rappresentanza di tutto il nostro movimento. Continueremo a seguire da vicino i Comitati, le attività e le società sportive del territorio, con la stessa attenzione con cui abbiamo lavorato a testa bassa in questi quattro anni e con lo stile che ha contraddistinto la presidenza nazionale. Per superare questo terribile momento c’è bisogno di responsabilità: abbiamo davanti sfide enormi e ce la faremo soltanto se saremo capaci di affrontarle tutti insieme. C’è bisogno di tanta umiltà: la chiedo a me stesso e all’intero gruppo dirigente UISP. Il testimone che raccolgo da Vincenzo Manco è pesante, dobbiamo rimanere sempre attenti alle esigenze e ai problemi dell’intero tessuto associativo. Solo così potremo superare la crisi alla quale ci ha indotto la pandemia e tornare a crescere. Dobbiamo avere sguardo lungo, anche verso l’esterno. La presidenza nazionale dell’UISP non è per me un punto di arrivo, né un punto di partenza: è una tappa importante di un percorso. C’è bisogno di tutti noi, è il noi che vince”.