Sprar, aumenta il numero dei Comuni che accoglie i migranti. Ecco le cifre
Migranti: Sprar e' il sistema di riferimento per la seconda accoglienza
Immigrati. Aumenta il numero di comuni che accolgono i migranti. Il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento per le Liberta' Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno, ha sottolineato come "i dati presentati ci convincono ancora una volta della correttezza della scelta strategica di puntare allo Sprar come sistema di riferimento per la seconda accoglienza".
Nel 2015 ha dato assistenza a 29.761 persone, su 21.613 posti disponibili. Circa 800 i Comuni coinvolti, 430 i progetti. L'Atlante Sprar 2015, presentato da Anci e Cittalia, fotografa lo stato della rete di seconda accoglienza e offre un identikit dei beneficiari dei servizi offerti a supporto di una migrazione che sia davvero l'occasione per avviare una nuova vita. Gli assistiti vengono per lo più da Nigeria (15,2%), Pakistan (12,5%) e Gambia (12,2%) e l'88% sono maschi.
"Spesso si identifica il momento dell'arrivo del migrante in un altro paese con una sorta di "anno zero", come se prima non ci fosse stata un'altra vita, un passato e delle conoscenze che già sono state acquisite e maturate", spiega Maria Silvia Olivieri, responsabile della rete Sprar. I progetti Sprar hanno erogato complessivamente 259.965 servizi, che riguardano principalmente assistenza sanitaria (20,7%), formazione (16,6%), attività multiculturali (15%), alloggio (14,9%), istruzione/formazione (10,9%) e inserimento scolastico dei minori (9,5%). Le figure professionali impiegate nei progetti sono nel complesso 8.291, tra operatori di accoglienza (22%), mediatori culturali (12,1%), personale amministrativo (10,1%), operatori legali (6,9%), personale ausiliario (5,6%), insegnanti di italiano (5,1%) e coordinatori di équipe (5%).
Morcone ha annunciato che "a fine luglio verra' approvato un decreto importante, che permettera' di superare la logica dei bandi, definendo un sistema di accesso sempre aperto rivolto ai Comuni che intendono entrare nella rete Sprar e l'accreditamento immediato e permanente di tutti i progetti attivi ad oggi e in futuro con anzianita' di 3 anni di attivita'". "Indietro non si torna: lo Sprar e' il cuore del nostro sistema di accoglienza - ha voluto precisare il sottosegretario Domenico Manzione - l'obiettivo condiviso non puo' che essere quello di ampliarlo per favorire integrazione e sviluppo di nuove professionalita'". Ora su 135 mila rifugiati accolti in Italia (11.067 in Veneto), 101mila sono nei centri di accoglienza, 14mila negli hotspot e solo 20mila nello Sprar. "Sosteniamo quindi la necessità di un aumento di progetti Sprar e la riduzione del canale prefettizio".