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Usa,Pfizer Moderna e le rare miocarditi negli adolescenti americani vaccinati

di Daniele Rosa

Genitori preoccupati ma i medici concordi sulla assolutà utilità del vaccino

In un mese quasi 7 milioni di adolescenti americani di 12 anni hanno ricevuto la prima dose di vaccino tra Pfizer e Moderna.I CDA (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) hanno raccomandato che tutti i bambini di età pari o superiore a 12 anni vengano vaccinati.

I disturbi più comuni evidenziati dopo la vaccinazione sono stati piccoli problemi come un lieve dolore al braccio e qualche sintomo simil-influenzale.

Tuttavia, subito dopo che la FDA ha autorizzato l'uso del vaccino Pfizer nei giovani, sono stati rilevate anche segnalazioni di lieve dolori al torace o altri sintomi di possibili infiammazioni cardiache (miocardite) in una percentuale molto piccola di adolescenti vaccinati.

Ci sono stati più di 300 casi di infiammazione cardiaca tra oltre 20 milioni di adolescenti e giovani adulti che hanno ricevuto uno dei vaccini prodotti da Moderna o Pfizer. Nella stragrande maggioranza dei casi, l'infiammazione è scomparsa.

Si pensa ad ulteriori approfondimenti scientifici ma nel frattempo, i genitori di adolescenti cosa dovrebbero fare?

Gli esperti dell’’American Academy of Pediatrics dicono di non esitare e nemmeno preoccuparsi.

Ma è bene che medici e pazienti sappiano che potrebbe esserci una connessione tra i vaccini mRNA e l'infiammazione del cuore e quindi monitorare tutti i sintomi.

In ogni caso i gravi rischi di COVID-19, anche per i giovani sani, superano i rischi di eventuali effetti collaterali del vaccino.

Ma sul tavolo della grande platea dei genitori sono state date alcune informazioni in merito.

Che cos'è la miocardite?

E’ un'infiammazione del muscolo cardiaco e la pericardite, anch'essa oggetto di indagine, è un'infiammazione del sacco intorno al cuore.

Molto prima della pandemia, ogni anno negli Stati Uniti e nel mondo venivano diagnosticati migliaia di casi di miocardite, spesso innescati dalla risposta immunitaria del corpo alle infezioni. SARS-CoV-2 può innescarlo, così come i virus del raffreddore, lo stafilococco, lo streptococco e l'HIV.

Tra i sintomi, dolore al petto e respirazione affannata. Spesso è lieve da passare inosservato, ma negli adulti può causare aritmia e insufficienza cardiaca.

In uno studio su sette adolescenti che avevano contratto la miocardite dopo la vaccinazione si è registrato il miglioramento di tutti e sette dopo un normale trattamento con farmaci antinfiammatori. L’Associazione americana dei pediatri ha confermato che “anche se compaiono alcuni sintomi di dolore toracico e forse alcuni risultati sugli ECG, tutti i casi sono stati lievi e risolti".

Allora, qual è la preoccupazione?

La preoccupazione è data dall’alto numero di segnalazioni sull'infiammazione depositate al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS).Ma molti degli eventi riportati si sono rivelati poi una coincidenza, non causati da un vaccino.

I medici sono abbastanza concordi nel sostenere che entrambi i vaccini autorizzati, Pfizer e Moderna, potrebbero aumentare leggermente l'incidenza della miocardite nei giovani. Probabilmente esiste un nesso causale tra l'infiammazione cardiaca e la seconda dose di vaccino ma gli eventi sono rari , i sintomi di lieve entità e risolvibili.

Ma i genitori devono essere preoccupati?

Secondo diversi esperti di vaccini la risposta sta in un concetto matematico. Se si prende uno stadio pieno di 100.000 persone di età compresa tra 12 e 39 anni, e si vaccinano tutti probabilmente qualcuno potrebbe soffrire di miocardite ma se non si vaccina nessuno almeno 1300 persone potrebbero ammalarsi seriamente di Covid-19.

Scegliere di vaccinarsi significa scegliere di difendersi totalmente dal Coronavirus. I reparti di emergenza e le cliniche di cure urgenti non sono pieni di adolescenti che lamentano dolore al petto.

E la conclusione dei pediatri americani è unanime “vedere adolescenti non vaccinati che hanno sviluppato una grave miocardite a causa di un'infezione da virus COVID-19 e altri che hanno sviluppato polmoniti COVID-19 e insufficienza respiratoria e vedere le loro difficoltà è veramente una grande motivazione per portare i propri figli alla vaccinazione quanto prima possibile”.


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