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Alpe Adria: tre regioni e tre lingue, una sola voce: promuovere il territorio
Dall'isola di Grado del Friuli Venezia Giulia ai percorsi della Carinzia lungo le vecchie ferrovie fino ai luoghi della Grande Guerra in Slovenia indicano
Tre regioni, tre diverse lingue, una voce per un territorio senza confini: promuovere la regione tra le Alpi e l’Alto Adriatico e sviluppare il turismo attraverso azioni e progetti congiunti. Un gioco di squadra iniziato dieci anni fa tra Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia e che non intende fermarsi, anzi, anche in questo momento di chiusura dei confini nazionali cerca di rafforzare collaborazioni e rapporti ormai consolidati e vincenti. La conferenza stampa di quest’oggi è stata un’occasione per presentare i progetti trilaterali e bilaterali di successo e per gettare le basi di nuove sinergie, dando anche un aggiornamento sulla situazione sanitaria dei tre Paesi. All’evento, organizzato sulla piattaforma zoom e in lingua inglese, erano presenti i direttori generali dei tre enti del turismo, Maja Pak la direttrice di Slovenian Tourist Board, Christian Kresse direttore generale di Kärnten Werbung e Lucio Gomiero, direttore generale di PromoTurismoFVG, che hanno presentato le attività già completate e quelle future, con un focus sui prossimi due anni ma proiettandosi già ai prossimi dieci.
Presentati fiori all’occhiello del territorio senza confini come l’Alpe Adria Trail, che in un percoro di 750 chilometri unisce tre confini per 43 tappe di trekking transfrontaliero dalla montagna del Grossglockner, passando per il Collio italiano e sloveno, raggiunge la cittadina istro-italiana di Muggia (e suddiviso in 24 tappe in Carinzia, 11 in Friuli Venezia Giulia e 8 in Slovenia), e l’Alpe Adia Golf con 14 campi in Austria, 4 in Slovenia e 2 in Friuli Venezia Giulia o ancora l’offerta gastronomica che accomuna tutti i tre territori e che si è concretizzata nel 2019 nell’organizzazione di un evento ad hoc a Vienna e nella pubblicazione speciale della rivista austriaca Falstaff. Tutti esempi di collaborazione trilaterale che con lungimiranza e costanza sono stati costruiti nel tempo. Numerosi anche i progetti bilaterali come la pluripremiata ciclovia Alpe Adria, 450 chilometri che si snodano dalla città di Mozart, Salisburgo, passando su tracciati panoramici unici e attraverso le Alpi Giulie sul sedime dei percorsi delle vecchie ferrovie, arriva all’isola del Sole, Grado, e frutto della collaborazione tra la regione e l’Austria (232 in Austria e 184 in Fvg). Dall’altro il Walk of peace, anch’esso recentemente premiato come miglior progetto Interreg europeo del 2020, che diventerà concretamente un nuovo cammino dedicato ai percorsi e luoghi della Grande Guerra con particolare riferimento a quello che fu il fronte dell’Isonzo e che vede quindi un partenariato tra Friuli Venezia Giulia e la Slovenia. La pista ciclabile della Drava (R1) collega quattro paesi - Austria, Italia, Slovenia e Croazia - su 510 chilometri. Si snoda da Dobbiaco in Alto Adige fino al confine croato-sloveno a Varaždin e Legrad. Segnalata in modo uniforme, presenta un terreno ottimale (asfalto, superficie di ghiaia fine) e si snoda per la maggior parte lungo la Drava, attraversando un paesaggio vario tra montagne e laghi balneabili. Dal 2016, la pista ciclabile della Drava (tratto da Dobbiaco a Lavamünd) è stata inserita nell'elenco di qualità a 5 stelle dell’ associazione tedesca dei ciclisti (ADFC). Il riconoscimento più recente è il Bike&Travel Award 2021, in cui la pista ciclabile della Drava è riuscita a posizionarsi sul podio tra 70 piste ciclabili europee (in quattro categorie). Ogni anno circa 180.000 ciclisti (ospiti giornalieri e plurigiornalieri) percorrono la Ciclovia della Drava. La collaborazione tra Alpi e Alto Adriatico, per consolidare la vocazione transfrontaliera di Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia, si è poi tradotta in eventi dedicati, grazie alla spinta di monografici pubblicati su riviste di settore come Falstaff (in Austria) e Panorama Dav (in Germania), Motivation day Alpe Adria Trail che ogni anno coinvolgono oltre 100 operatori operatori, realizzazioni di video e accoglienza dei giornalisti internazionali. La macro-area abbraccia al suo interno monti, laghi, laguna, mare, città d’arte e cultura ed enogastronomia, con possibilità di esprimersi nel corso di tutto l’anno come un unicum a livello internazionale, motivo per cui i tre partner avevano guardato con interesse anche a mete più lontane per la promozione congiunta, prima dell’emergenza Covid-19. Tra le idee per il 2022 in cantiere anche il tour ciclistico della regione Alpe Adria.
Christian Kresse, direttore generale della Kärnten Werbung, sottolinea come i tre Paesi abbiano una cultura comune. “Da dieci anni viviamo questa cooperazione con grande successo e siamo un modello per altri progetti transfrontalieri. Siamo molto orgogliosi che gli ospiti scoprano sempre di più la regione Alpe Adria come regione di vacanza e destinazione di desiderio, che gioca un ruolo ancora più importante in questi tempi particolari. La cooperazione tra Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia continuerà a plasmare lo sviluppo dell'offerta turistica di tutti e tre i paesi nei prossimi anni”.
A sua volta, Lucio Gomiero, direttore generale di PromoTurismoFVG, rileva che “la regione dell’Alpe Adria unita ha tutte le carte in regola per essere la nuova destinazione nell’era post Covid, grazie alle sue prerogative di destinazione estranea all’overtourism, con bassa densità abitativa, grandi spazi aperti, natura intatta. Il turista preferirà la vacanza sostenibile, in località percepite come sicure, in destinazioni di prossimità, genuine e ancora da scoprire. Celebriamo quindi questi anni di lavoro insieme, ma soprattutto ci proiettiamo ai prossimi 10 anni di collaborazione lavorando su attività che ci vedranno coinvolti nel breve raggio e appena sarà possibile nei mercati più lontani”.
Infine, Maja Pak, direttrice di Slovenian Tourist Board: "Dieci anni fa abbiamo istituito il sentiero escursionistico a lunga distanza Alpe Adria, che offre esperienze diverse e attive dalle Alpi alla costa adriatica. Questo è stato anche l'inizio di un eccellente partenariato tra i tre paesi e lo sviluppo e la promozione comune dei prodotti turistici della regione Alpe Adria, che abbiamo ampliato nel campo del golf e della gastronomia. La più grande ricompensa e conferma del successo della partnership è la crescita del numero di ospiti soddisfatti che siamo riusciti ad attirare. Con lo sviluppo di prodotti turistici sostenibili che invitano a esperienze attive e non di massa nella natura incontaminata, abbiamo posto le basi per poter re-invitare gli ospiti nel momento in cui i viaggi saranno di nuovo possibili. La partnership delle tre regioni tra Slovenia, Carinzia austriaca e Friuli Venezia Giulia è certamente un esempio di buona pratica. In tempi pieni di sfide, tali connessioni e partenariati hanno sicuramente guadagnato valore, in quanto superano le frontiere".