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Lisbona, capitale romantica dalle mille culture

di Igor Righetti
(foto Grigore Scutari) 


Lisbona è una città tranquilla, ancora non infettata dalla nevrosi che caratterizza tante capitali europee, accogliente, romantica, vitale e animata che incanta e seduce. Dall’Italia può essere raggiunta in meno di tre ore di aereo con Ryanair (gli orari di arrivo e partenza sono comodi e il prezzo è imbattibile) da Roma Ciampino, Pisa ecc. (www.ryanair.com). Una città di esploratori, conquistatori e marinai tutta da scoprire e ricca di sorprese, dove la popolazione è molto ospitale e cordiale. Si può girare a piedi o sui caratteristici tram, sugli autobus “sali e scendi” o con i tuk tuk, pittoreschi taxi a tre ruote utilizzati in quasi tutta l’Asia. Molto comoda è anche la metropolitana.

Lisbona sorge su sette colli e si trova sulla riva Nord dell’immenso fiume Tago (Tejo in portoghese): le due sponde sono collegate tra loro dal ponte 25 de Abril (inaugurato nel 1966 e molto simile al Golden Gate di San Francisco) e da quello Vasco da Gama, entrato in funzione nel 1998 in occasione dell’Expo. Una città signorile e allo stesso tempo popolare con una vita notturna molto vivace soprattutto nel Barrio Alto dove si trovano locali di ogni tipo. Il trionfo di azulejos alle pareti,  piastrelle di ceramica smaltata e decorata che ricoprono numerose abitazioni e monumenti della città, la rendono unica.  Già i romani avevano definito Lisbona  “Felicitas”. Molto attiva dal punto di vista culturale, Lisbona pullula di musei e gallerie d’arte, festival e concerti.

L’architettura della città e il carattere dei suoi abitanti derivano dalla sua lunga storia e dalle tante influenze culturali che hanno lasciato le loro impronte: dalla Lisbona moresca a quella capitale di un impero coloniale molto vasto, dalla distruzione della città avvenuta nel 1755 a causa di terribile terremoto alla dittatura di Antonio Salazar che isolò il Portogallo, dalla pacifica rivoluzione dei Garofani del 1974 che segnò l’inizio della democrazia fino all’ingresso nell’Unione europea nel 1986.

Le tante viuzze strette di Lisbona ci incoraggiano a perderci. Le discese e le salite e i tram in legno ricordano un po’ San Francisco e i suoi cable car. Per un tuffo nel passato, non si può non fare un giro su uno dei tram numero 28, caratteristici per la loro datazione (1930). La linea numero 28 passa attraverso zone di Lisbona molto attrattive. Le panche di legno non sono il massimo della comodità ma lo spettacolo che si ammira dai finestrini è unico. Dato il sovraffollamento bisogna stare attenti ai borseggiatori. La parte più antica e caratteristica di Lisbona è il quartiere di origine araba Alfama, nella zona Sud della città. Ha conservato in gran parte l'aspetto di una Kasbah. Da qui si possono vedere i tetti rossi della case, il fiume e tre dei sette colli. Imperdibili in questo quartiere l’austera cattedrale di Lisbona (XII-XIV secolo) e il Castelo de São Jorge, una cittadella moresca presa dal primo re del Portogallo, Alfonso I, nel 1147. Dai suoi bastioni il paesaggio è mozzafiato.

Cais do Sodré, un’antica zona in cui si trovavano bar equivoci e case da gioco che richiamavano i marinai alla ricerca di svago o di sesso, si è trasformata in uno dei luoghi più affollati della vita notturna della capitale. Il cuore è la Rua Nova do Carvalho, una via con l’asfalto dipinto di rosa shocking sulla quale si affacciano locali insoliti dove si può assistere a spettacoli di burlesque o bere un cocktail. Da vedere il “Pensão Amor”, un antico hotel a ore nelle cui camere si avvicendavano prostitute e marinai e dove ora convivono una libreria erotica, un negozio di abbigliamento intimo sexy e un bar artistico.

La Baixa, il quartiere basso,  è una grande scacchiera urbanistica di vie che si incrociano ad angolo retto con edifici in stile neoclassico. Dopo il terribile terremoto del 1755, questa zona venne ricostruita dal Marchese di Pombal, primo ministro del re Josè I. Rappresenta  l’area commerciale con negozi alla moda, bar  e ristoranti. La via principale è la Rua Augusta che sfocia attraverso un arco trionfale sulla grande  Praça do Comércio.

Il quartiere di Belém, invece, si trova sulle sponde del Tago, nella periferia di Lisbona. Ospita i monumenti più importanti della città entrambi dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco: il suggestivo Monastero dos Jerónimos e la celebre Torre de Belém. Il Monastero dos Jerónimos fu fatto costruire dal Re Manuel I a partire dal 1502 per celebrare il ritorno di Vasco de Gama dopo aver scoperto la rotta per l’India. L’esterno è decorato secondo i canoni del tardo gotico e anche l’interno è ricco di capolavori.  Concepito come edificio religioso, un tempo il monastero ospitava i monaci dell’ordine di san Geronimo, la cui missione spirituale per quattro secoli fu quella di confortare i marinai e pregare per l’anima del re. L’ordine fu sciolto nel 1833 e da quel momento il monastero fu utilizzato come scuola e orfanotrofio fino al 1940.

Da vedere pure il meraviglioso chiostro in stile manuelino con ricche decorazioni in pietra color miele raffiguranti elementi naturali. Poco distante dal monastero si trova la celebre Torre de Belèm, capolavoro dell’arte manuelina e simbolo di Lisbona, costruita tra il 1515 e il 1521. Simile a un pezzo degli scacchi, si specchia nelle acque del fiume e fu realizzata come struttura difensiva per il porto della città.  

I golosi di dolci non possono lasciare il quartiere senza prima aver varcato la soglia della famosa Antigua Confeitaria de Belém collocata a pochi metri dal Monastero dos Jerónimos. In questa pasticceria è stata inventata la ricetta dei deliziosi pastéis de nata, altrimenti chiamati pastéis de Belém, canestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema cotta al forno. L’importante è non farsi scoraggiare dalla lunga fila di persone in attesa di entrare.

Uno dei quartieri più tradizionali di Lisbona è il Chiado, tra il Bairro Alto e la Baixa.  È il quartiere degli artisti e degli intellettuali che si riunivano qui già dalla fine del XIX secolo. Qui nacque il poeta e scrittore Fernando Pessoa. Fu danneggiato da un incendio nel 1988 e  ricostruito seguendo lo stile originario. Nell’elegante Rua Garret c’è il Café a Brasileira in cui Pessoa trascorreva le sue giornate. Il poeta viene ricordato con una statua in bronzo che lo raffigura seduto al tavolino del bar.

Da non perdere le rovine gotiche dell’antica chiesa del convento di Santa Maria del Carmo fondata nel 1389 da Nuno Alvares Pereira, semidistrutta dal terremoto del 1755 e ora sede del museo archeologico.

Un’altra caratteristica di Lisbona sono gli Elevador, una sorta di funicolari, creati per agevolare lo spostamento dalle parti più basse della città verso quelle più alte. Alcuni funzionano da almeno 100 anni, ma soltanto quattro sono ancora in attività. Si differenzia dagli altri l’Elevador de Santa Justa, un enorme ascensore verticale in ferro, con la cabina a vista, che sale dalla Baixa fino alla Chiesa del Carmo. Fu progettato alla fine del XIX secolo da un allievo di Gustave Eiffel. È l’unico elevador verticale aperto al pubblico. Da qui la vista sulla città è strepitosa, ma bisogna andarci presto per evitare la folla.

A Lisbona gli amanti del pesce gongolano. Il bacalhau (baccalà), il piatto nazionale, viene cucinato in svariati modi (si dice che esistano almeno 365 ricette). Un’altra specialità, non molto alcolica, da assaggiare è la ginjinha, un liquore di amarene (ginjia), dolce e scuro. Va gustato molto freddo e con una scorza di limone.  A Rossio, vicino alla stazione dei treni, in Rua das Portas de Santo Antao, ci sono due locali storici che vendono soltanto ginjinha. Sempre a proposito di cibo, una tappa interessante è il Time Out Mercado da Ribeira a Cais do Sodré dove giovani chef propongono piatti tipici e rivisitati di grande qualità, ma anche sushi, polpette,  pizza e dolci. All’interno del Parque das Nações, nel quartiere dell’Expo, interamente costruito in occasione dell’esposizione universale del 1998 dove in precedenza sorgeva una zona industriale abbandonata, si trova l’oceanário, il secondo acquario d’Europa per dimensioni. Nei 7 milioni di litri di acqua di mare vivono 8 mila specie: squali zebra, razze, mante. Banchi di pesci neon fanno vivere la sensazione di un’immersione. Si possono ammirare specie rare come i draghi marini, i pesci luna dell’oceano, meduse che fluttuano nell’acqua e divertenti lontre marine. Di grande interesse anche le ricostruzioni di una foresta pluviale, di una barriera corallina e dei ghiacciai antartici con tanto di simpatici pinguini di Magellano. L’oceanário organizza anche visite “dietro le quinte” e notti in cui si può dormire con gli squali. A Lisbona si possono trovare le sistemazioni più adatte alle proprie esigenze: dagli hotel di lusso alle pensioni a basso costo fino ai bed&breakfast. La Lisboa card permette di accedere ad alcuni punti di interesse in modo gratuito e di beneficiare di sconti. Il sito dell’Ente del turismo di Lisbona è www.visitlisboa.com.