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Economia
Exor, Gedi e Juve zavorrano i conti. Il lusso vale 10 volte Stampa-Repubblica
John Elkann (foto Lapresse)

Calcio e quotidiani italiani mandano ko i conti di Exor. A tenere in piedi la holding ci pensano le scarpe rosse (di lusso) Louboutin 

Da una parte Gedi, dall'altra la Juventus: sulla galassia societaria che gravita intorno al gruppo Exor, guidato da John Elkann, i conti dell'editoria e del calcio continuano a pesare in senso negativo. A farne una panoramica oggi è Claudio Plazzotta che su Italia Oggi fa le pulci alla holding degli eredi della famiglia Agnelli. Il quotidiano fa notare infatti come Gedi, che edita La Repubblica e La Stampa, nonostante l'acquisizione della quasi totalità del controllo da parte di Exor, incide in maniera minima nei conti del gruppo. Mentre la divisione editoriale internazionale, rappresentata dall'Economist, genera profitti, quella italiana non incide significativamente sul bilancio di Exor.

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La situazione più critica riguarda la Juventus, di cui Exor detiene una quota considerevole. Il club calcistico ha riportato consistenti perdite negli ultimi anni, accumulando un deficit complessivo di 561 milioni di euro nei tre esercizi più recenti. Considerando la partecipazione di Exor, la Juventus ha causato alla holding una perdita di 358 milioni di euro. Tuttavia, il valore iscritto al bilancio della Juventus rappresenta solo l'1,6% del valore totale delle partecipazioni di Exor, rendendolo un fattore relativamente marginale nelle strategie complessive del gruppo.

Nel complesso, Gedi e Juventus costituiscono una sfida finanziaria per Exor, che è costretta a esaminare attentamente come gestire tali marchi per migliorare le proprie prestazioni finanziarie complessive. Al contrario, altri settori della holding, come il prestigioso marchio del lusso Christian Louboutin, risultano più significativi rispetto a Juventus e Gedi. Ad esempio, nel bilancio di Exor, il 24% della società produttrice delle iconiche scarpe con suola rossa vale 700 milioni di euro, dieci volte il valore dell'editrice di Repubblica e Stampa.

Inoltre, The Economist Group, di cui Exor detiene il 34,7% delle quote, è iscritto a bilancio per 384 milioni di euro e genera profitti. Nel 2023, Exor ha ricevuto 16 milioni di euro dai profitti generati da The Economist. Tuttavia, va ricordato che queste realtà rappresentano solo una parte dell'intera struttura di Exor, il cui principale patrimonio è rappresentato dalle partecipazioni in aziende come Ferrari, Stellantis, Cnh Industrial e Philips.






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