Richiamo della Bce "imminente". Nel mirino gli 80 euro "elettorali"

Ogni giorno è buono, comunque dovrebbe essere imminente. Il richiamo della Banca Centrale Europea al governo italiano - di cui Affaritaliani.it ha scritto lunedì (leggi qui) - viene confermato da nuove fonti finanziarie e politiche. Sabato scorso a Cernobbio, durante il Forum Ambrosetti, si respirava un clima di "forte preoccupazione" tra i parlamentari e gli operatori dei mercati finanziari. La sensazione che "qualcosa di grosso stia per accadere" era palpabile. Il senso è chiaro. La Bce, con Mario Draghi nel mirino dei tedeschi e degli 'falchi' proprio per questo motivo, ha fatto e sta facendo il possibile, sia sul fronte dei tassi di interesse a zero sia sul versante del QE perfino aumentato e allungato nel tempo.

Il problema è che alcuni paesi, tra cui l'Italia, "non stanno facendo il loro dovere". In sostanza, il debito pubblico non scende e rischia seriamente di non ridursi, nonostante le promesse dell'esecutivo, nemmeno nel 2016. Dietro il 'warning' che sta per arrivare da Francoforte ci sarebbe soprattutto la spinta della Germania. Non solo di Jens Weidmann, capo della Bundesbank, ma anche della Cancelleria. Sabato scorso - fanno notare alcuni operatori di Piazza Affari - a Cernobbio uno dei massimi esponenti del ministero delle Finanze tedesco ha usato "parole durissime nel suo intervento, schierandosi nettamente contro ogni ipotesi di flessibilità", gelando quindi il Pd, Renzi e il ministro Padoan.

Non solo. Stando alle fonti, nel mirino ci sarebbero anche alcuni interventi "elettorali" del governo. In sostanza, se il debito pubblico non cala ma il premier continua a dare 80 euro, promettendoli addirittura ai pensionati con la minima (questa frase è suonata come una sfida a Francoforte e a Berlino) viste le elezioni amministrative imminenti, il messaggio è che le istituzioni italiane non si stanno impegnando adeguatamente per rispettare i vincoli Ue e quindi, soprattutto, per arrivare davvero una riduzione sostanziale del debito pubblico. Ecco i motivi per cui il richiamo della Bce all'Italia, che arriverà insieme a un 'warning' per Spagna e Portogallo (la Grecia è un capitolo a parte), sta diventando sempre più concreto, tanto che qualcuno lo definisce appunto "imminente".