Attentati a Bruxelles, gli euroscettici: "Adesso basta con Schengen"
Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk condanna gli attentati terroristici a Bruxelles e afferma che l'Ue farà di tutto per aiutare il belgio. "Sono sconvolto dalle bombe di questa mattina all'aeroporto di Zaventen e al quartiere europeo di Bruxelles che hanno ucciso persone innocenti e ferito molte altre - si legge in una nota - Faccio le mie condoglianze più sincere ai parenti e agli amici delle vittime. Le istituzioni europee sono ospitate a Bruxelles grazie alla generosità del governo belga e della sua popolazione. L'Ue vuole ora restituire questa solidarietà e aiutare Bruxelles, il Belgio e l'Europa a contrastare il terrore che stiamo affrontando. Questi attacchi - conclude - segnano un altro punto basso da parte dei terroristi al servizio dell'odio e della violenza".
Ma alla reazione ufficiale delle istituzioni Ue seguono le pressioni e le critiche al sistema di accoglienza del continente. In particolare di Lega Nord e partiti euroscettici europei. "Siamo sconvolti, affranti per le vite spezzate dall'odio islamista. Noi non stiamo rispondendo, le istituzioni europee sono molli, fragili, inermi e continuano a voltare la testa e a permettere massacri. E' ora di reagire, di chiudere frontiere, moschee, luoghi di culto e d'aggregazione islamica. Gli attentati nel cuore d'Europa hanno una matrice che tutti conosciamo. Ci hanno dichiarato guerra, rispondiamo", hanno dichiarato i presidenti dei gruppi parlamentari della Lega Nord Gian Marco Centinaio e Massimiliano Fedriga.
Ancora più battaglieri i britannici dell'Ukip. Il portavoce del partito guidato da Nigel Farage ha attaccato duramente e direttamente l'Ue: "E' ora di finirla con questa politica di accoglienza. E' venuto il momento di dire basta a Schengen e alla libera circolazione. I controlli scarni e Schengen aumentano i rischi di attentato". E ora la pressione sul trattato si fa sempre più forte.