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Affari Europei
Attentato Stoccolma, il modello scandinavo ha fallito.Il Nord è una polveriera
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STOCCOLMA, LA PROVA CHE IL MODELLO SCANDINAVO NON HA FUNZIONATO

Il Nord Europa non è più un'isola felice. La tragica prova arriva da Stoccolma, teatro dell'ennesimo attentato di questa infinita scia di sangue che sta colpendo l'Europa (e il Medio Oriente, ovviamente) da un paio d'anni a questa parte. L'attentato, avvenuto nel pieno centro della capitale svedese, dimostra in maniera definitiva che il modello scandinavo di integrazione non ha funzionato. 

IL PRECEDENTE DELL'ATTENTATO DEL 2010

Già nel 2010 c'era stato un attacco, proprio nella stessa zona di Stoccolma. Quel giorno due veicoli esplosero, di cui il primo alle 16.48 all'incrocio tra Olof Palme Street e Drottninggatan, il secondo alle 17.00 all'incrocio tra la stessa Drottninggatan e Bryggargatan. Le auto erano state caricate con sei bombole di gas liquefatto, di cui solo una esplose provocando solo feriti ma la polizia valutò che se gli ordigni avessero funzionato pienamente l'effetto sarebbe stato simile alla strage compiuto dalla bomba posta al traguardo della maratona di Boston. Nei pressi di una delle due vetture venne trovato il corpo di un kamikaze, successivamente identificato come Taimour Abdulwahab al-Abdaly, un cittadino svedese nato in Iraq.

ATTACCATO IL PAESE DELL'ACCOGLIENZA E DELLA DIPLOMAZIA

Nel 2010 la situazione era molto diversa. L'offensiva terroristica in Europa era ancora di là da venire e l'Isis era ancora un acronimo sconosciuto. E a quella vicenda era stato dato un peso tutto sommato insignificante. Ora invece la situazione è del tutto diversa. Londra, San Pietroburgo, Stoccolma. Tutto nel giro di un paio di settimane in una tragica successione di eventi. E non si può più fare finta di niente. Quando è stata attaccata la Francia si è parlato degli errori politici francesi e della mancata integrazione e accoglienza. Ora però viene colpita la Svezia, simbolo dell'accoglienza e della tolleranza. Evidentemente anche il modello scandinavo ha fallito, formando sobborghi ghetto ai margini delle città come accaduto nelle banlieu francesi.

E ADESSO LA SCANDINAVIA DIVENTA UNA POLVERIERA

L'attacco getta il panico in una regione, la Scandinavia, già tormentata dalle mire espansionistiche di Vladimir Putin. La tensione di Stoccolma, Helsinki, Oslo ma anche dei paesi Baltici, con Mosca è alta da un paio d'anni. Non è un caso che proprio in Svezia sia tornata obbligatoria da poco la leva militare. Questo attacco non fa che inasprire una situazione caotica che può portare a sviluppi imprevedibili. Incredibile a dirsi, anche il Nord Europa è diventato una polveriera.

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