Brexit, l'Irlanda paga il prezzo più alto. "Referendum sulla riunificazione"
Il premier irlandese Enda Kenny parla per la prima volta apertamente della possibilità di un referendum per la riunificazione con Belfast. Ecco perché
IRLANDA PEGGIORE VITTIMA DELLA BREXIT
Sarà probabilmente l'Irlanda a soffrire le conseguenze peggiori dell'uscita del Regno Unito dalla Ue, in virtù del "rapporto unico" che esiste tra i due Paesi. E' quanto teme il premier Enda Kenny che ha espresso le sue preoccupazioni anche in un incontro nei giorni scorsi con la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Se la Gran Bretagna avrà accesso al mercato unico, allora le cose rimarranno più o meno come ora. Ma ci sarà un prezzo da pagare", ha detto Kenny in riferimento alla libertà di movimento, uno dei temi caldi nel prossimo negoziato sulla Brexit.
I TIMORI SULLE CONSEGUENZE ECONOMICHE
Ci sono anche molte altre questioni pratiche da considerare, ha spiegato il premier irlandese, sottolineando che i posti di lavoro di centinaia di migliaia di irlandesi che vivono su entrambe le sponde del Mare d'Irlanda dipendono dall'economia britannica. E' difficile in questa fase dare un giudizio, ma in base alle "previsioni economiche" l'Irlanda sarà il Paese più penalizzato, ha aggiunto Kenny. "Continueremo a lavorare in modo urgente ed intenso con il governo britannico e l'esecutivo dell'Irlanda del Nord per vedere come, collettivamente, possiamo assicurare che i passi avanti fatti negli ultimi 20 anni siano pienamente protetti con qualsiasi accordo post exit sarà negoziato", ha aggiunto.
LA POSSIBILITA' DI UN REFERENDUM PER LA RIUNIFICAZIONE CON BELFAST
E una possibilità concreta, per quanto clamorosa, esiste già. Per la prima volta si parla infatti apertamente di un possibile referendum per la riunificazione di Irlanda e Irlanda del Nord. Lo stesso Kenny ha detto che si tratta di un'opzione da non trascurare e che è presente sul tavolo delle negoziazioni tra gli Stati dell'area. D'altra parte in Scozia e in Irlanda del Nord la maggioranza aveva votato per non lasciare l'Ue, lo stesso interesse di Dublino. Un referendum potrebbe porre fine alla divisione tra Nord e resto dell'isola e allo stesso tempo creare un'entità economica più forte e integrata a Bruxelles.