Brexit, ora c'è anche il Galles: insieme alla Scozia può far saltare tutto
Si apre un nuovo fronte per Theresa May: al Galles non piacciono le condizioni della Brexit volute da Londra. E insieme alla Scozia potrebbe far saltare tutto
GALLES E SCOZIA, FRONTE COMUNE SULLA BREXIT
Il nuovo round di negoziati sta per cominciare ma ora la Brexit potrebbe tornare clamorosamente in discussione. Si apre infatti un nuovo fronte per Londra. Alla schiera degli scontenti dell'esito del referendum del 23 giugno 2016, della quale fa da sempre parte la Scozia, si è aggiunto un po' a sorpresa anche il Galles, solitamente più allineato all'Inghilterra.
GALLES E SCOZIA VOGLIONO UNA BREXIT SOFT
I leader dei governi della Scozia e del Galles hanno concordato di collaborare sugli emendamenti al disegno di legge che trasferirà i poteri da Bruxelles a Londra dopo la Brexit. "Riteniamo che il disegno di legge non debba essere portato a termine nella sua forma attuale", hanno dichiarato Nicola Sturgeon e Carwyn Jones in una dichiarazione congiunta dopo essersi incontrati a Edimburgo. "Per dare un senso costruttivo al nostro discorso, i governi scozzesi e gallesi stanno ora lavorando per concordare potenziali emendamenti al disegno di legge". Ma il senso è chiaro: per Scozia e Galles la Brexit così com'è non va bene.
L'UE AVVERTE: "LONDRA CI PAGHI TUTTO FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO"
Scozia e Galles non sono d'accordo con l'approccio duro di Theresa May e vorrebbero che il passaggio di consegne tra Bruxelles e Londra fosse più soft o addirittura che non ci fosse affatto. Il tutto avviene mentre le istituzioni Ue fanno la voce grossa con Londra. La Brexit "sara' una uscita non indolore" e da parte della Gran Bretagna nel votare il leave è stato commesso un "errore clamoroso", ha affermato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani nelle scorse ore. "Dobbiamo tutelare i 3,5 milioni di cittadini europei, tra i quali 600mila italiani, che vivono nel Regno Unito" ha continuato Tajani, sottolineando che "dobbiamo pretendere che il Regno Unito paghi tutto quello che deve all'Unione europea, né un euro di più né un euro di meno". Un discorso che, in Scozia e Galles, spaventa parecchio. E potrebbe far saltare il banco.