Affari Europei

Dall'Ue l'obbligo di scatole nere sulle auto. 'Chiameranno i soccorsi dopo un incidente'

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Soccorsi stradali più efficienti in Europa a partire dal 2018. Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza un provvedimento che obbliga le case automobilistiche a dotare tutti i veicoli leggeri, come auto e furgoni, di un sistema di sicurezza chiamato e-Call.

Si tratta di una sorta di scatola nera che in caso di incidente invia un segnale ai soccorsi che saranno in questo modo allertati tempestivamente. L'apparecchio è in grado di rilevare un urto e di inviare, tramite la rete dei cellulari, una chiamata al 112 e di comunicare targa dell'auto, ma anche modello del veicolo, alimentazione, gravità dello scontro e soprattutto la posizione esatta.

Il sistema può anche essere attivato dal guidatore in maniera indipendente. Chi ad esempio soffre di cuore potrà chiamare i soccorsi nel caso si senta male mentre è alla guida.

“E' un sistema che aiuta a tutelare i cittadini”, spiega ad Affaritaliani.it Nicola Danti, eurodeputato del Partito democratico. “In questo modo, grazie ad un intervento tempestivo dei soccorsi, si potrà diminuire del 10% la mortalità. Si parla di quasi 2600 persone salvate ogni anno. Ed inoltre si potrà abbassare del un 15% la gravità delle lesioni”.

Anche su un provvedimento come questo non mancano i detrattori. C'è chi dice che le infrastrutture tecniche per la raccolta dei segnali non sono pronte. Ma la Commissione ha già stabilito che dal primo ottobre 2017 ogni Stato dovrà dotarsi dei mezzi tecnologici adatti.

E a chi solleva la questione dei costi aggiuntivi per le case automobilistiche, Danti ribatte che “gli stessi produttori sono favorevoli e molti di loro già hanno dotato alcuni modelli con questi sistemi. Inoltre abbiamo dato alle grandi marche fino al 31 marzo del 2018 per adeguarsi”.

Infine c'è la questione della protezione dei dati personali. Il sistema di e-Call ha infatti la possibilità di registrare e trasmettere informazioni sugli spostamenti, i consumi, il numero delle persone a bordo. Dati che non devono finire nelle mani sbagliate. “Ma anche su questo abbiamo chiarito che nessun dato potrà essere utilizzato quando l'apparecchio è spento e che nessuno potrà usare le informazioni raccolte per fini diversi dalla salvaguardia della vita dei passeggeri”.