Affari Europei

Elezioni Spagna, ecco perché Madrid rischia una nuova impasse politica

Né sinistra né destra dovrebbero riuscire a formare una coalizione di governo. Dopo le elezioni di domenica 28 aprile la Spagna rischia il caos

 

Elezioni Spagna, ecco perché Madrid resterà ancora una volta senza maggioranza

Pedro Sanchez vincitore della battaglia elettorale, ma alle prese con una guerra politica che qualunque governo sembra poter solo perdere: questo, stando ai sondaggi a meno di dieci giorni dal voto, l'esito delle prossime politiche in Spagna, che con ogni probabilità il 28 aprile daranno di nuovo vita a un Parlamento senza maggioranza assoluta e dunque già con la necessità di risolvere il rompicapo delle alleanze. Il dato che appare certo è che il Partito Socialista (Psoe) tornerà ad essere il primo partito: viene accreditato tra 118 e 126 deputati (il complicato sistema proporzionale spagnolo rende difficile tradurre le percentuali in seggi), oltre cinquanta sotto la maggioranza assoluta.

Elezioni Spagna: socialisti in testa ma senza maggioranza. Niente numeri neanche per la coalizione di destra

Il conservatore Partido Popular (Pp) sarebbe relegato a un lontano secondo posto, fermandosi a un massimo di 86, davanti a Ciudadanos (51-53), alla sinistra di Unidos Podemos e confluenze (35-39) e l'esordiente ultradestra di Vox (18-28). Sanchez si troverà dunque verosimilmente con due possibilità di formare un governo più o meno stabile e più o meno politicamente fattibile. La prima è un'alleanza con di Ciudadanos: il vantaggio principale è ovviamente numerico, dato che rappresenta la maggioranza con il minor numero di soci. Dal punto di vista politico tuttavia le difficoltà sono tante: pur approfittando di una componente di voto centrista, il Psoe si legherebbe di fatto a un partito di destra, neoliberista, anticatalano e che è impegnato attualmente in un braccio di ferro elettorale con Pp e Vox per chi esprime le posizioni più estreme.

Elezioni Spagna, il rischio di una nuova impasse politica

Il rischio che corre dunque la Spagna dopo il voto è quello di un'impasse che durerebbe fino alla prima legge di bilancio, quando baschi e catalani presenteranno il conto, economico i primi e politico i secondi: qualche mese fa il risultato è stata la crisi di governo.