Fisco e Dintorni

Locazioni e cedolare secca: le P.IVA chiedono chiarimenti

Partite Iva Nazionali chiede al Governo di intervenire sulla questione degli affitti e della cedolare secca. Per il Presidente di PIN “Il Ministero dell’Economia continua a negare l’applicazione della cedolare secca quando gli inquilini sono imprese violando così il dettato della Cassazione, chiediamo chiarezza”.

 

Nei giorni scorsi il Ministero delle Finanze, in audizione alla Camera, ha negato la possibilità di applicare la cedolare secca ai contratti di locazione laddove l’inquilino sia un’impresa.

La questione riguarda l’interpretazione della legge relativa alla cedolare secca e precisamente all’articolo 3 del Dlgs 23/2011. Tale norma, infatti, al comma 6 esclude le locazioni abitative effettuate nell’esercizio di una attività d’impresa di arte o professione ma il problema che si pone è se ciò riguardi solo il locatore oppure anche l’inquilino.

Sul punto, interviene il Presidente di Partite Iva Nazionali, il Cav. Antonio Sorrento segnalando che “Le imprese hanno necessità di chiarezza soprattutto perché la questione è stata già esaminata dalla Corte di Cassazione con sentenza n.12395 del 7 maggio scorso, chiarendo che la predetta norma e la tassazione sono riferite esclusivamente al locatore e non all’inquilino”.

“Effettivamente”- continua il Pres. Sorrento “sul punto la sentenza è chiara tanto che ritengo opportuno riprendere un punto in particolare dove gli ermellini chiariscono che << Stante la necessità di coordinare la disposizione in esame con quelle richiamate, di cui ai precedenti commi, che attribuiscono esclusivamente al locatore la possibilità di optare per il regime tributario della cedolare secca, senza che il conduttore possa in alcun modo incidere su tale scelta, l'esclusione logicamente deve essere riferita, esclusivamente, alle locazioni di unità immobiliari effettuate dal locatore nell'esercizio della sua attività di impresa o della sua arte/professione, restando, invece, irrilevante la qualità del conduttore e la riconducibilità della locazione, laddove ad uso abitativo, alla attività professionale del conduttore (ad esempio, come avvenuto nel caso di specie, per esigenze di alloggio dei suoi dipendenti)”.

Partite Iva Nazionali comunica che tale questione sarà ripresa anche nel prossimo convegno che terrà a Napoli il prossimo 11 aprile dal titolo “Strumenti di tutela per le partite iva tra fisco e banche” insieme a Movimento Consumatori, MilanoPercorsi, Ass. Globo Utenti, Partite Iva Campania e Gazzetta di Napoli.it