Elezioni Uk, i bookmakers: voto entro l'anno
May non ha una maggioranza in Parlamento, possibile un governo con Dup. Gli scommettitori: entro l'anno si torna a votare
Brutte notizie per Theresa May, il responso delle urne vede il Partito conservatore perdere seggi rispetto alle elezioni stravinte da David Cameron. E così il premier, che non ha alcuna intenzione di lasciare Downing Street nonostante la scoppola elettorale, é alla ricerca di un partner per formare un governo.
Tory verso l'accordo con il Dup
A sorreggere il governo conservatore a Westminster potrebbe essere il Democratic Unionist Party (Dup), il partito conservatore unionista nord-irlandese. Il problema é la maggioranza di governo, assolutamente risicata, che rischia di trasformare ogni provvedimento presentato in Aula una vera Odissea. Senza contare che i bene informati pronosticano che Jeremy Corbyn proverà a formare un governo di minoranza.
I bookmakers sono sicuri: voto anticipato
A fare scommesse sono i bookmakers che danno il voto anticipato, addirittura entro la fine dell'anno, come il piú probabile. Quella che si sta andando a delineare in Gran Bretagna é una situazione fortemente incerta secondo i bookmaker internazionali, che, fa sapere Agipronews, scommettono che si tornerà alle urne già entro quest’anno (l’ipotesi più probabile, offerta a 2,25). Rimandare al 2019 vale 3,50, mentre il voto nel 2021 si gioca a 3,75.
Farage pronto a tornare
A fare il suo ritorno sulla scena politica britannica potrebbe presto essere Nigel Farage. Il leader dell'United Kingdom Indipendence Party aveva lasciato la guida del suo partito e si era ritirato dalla politica nazionale, conservando il suo posto di eurodeputato a Strasburgo. Ma Farage teme che la Brexit sia a rischio e promette di tornare alla carica. Se infatti May dovesse decidere di imbarcare anche i LibDem le cose si metterebbero male per il Leave. Il leader del partito, Tim Farron, é infatti un europeista convinto e influenzerebbe inevitabilmente le scelte del governo.
Fonti Ue: dopo elezioni non é esclusa una "Soft Brexit"
Fonti comunitarie non escludono che il futuro governo britannico, anche se guidato da Theresa May, possa "modificare il mandato" negoziale contenuto nella lettera del 29 marzo con cui Londra ha attivato le procedure di uscita dall'Ue per adottare una posizione piu' morbida sulla Brexit e permettere al Regno Unito di restare nel mercato unico o nell'unione doganale. A Bruxelles il fatto che May non abbia ottenuto la maggioranza assoluta per il suo partito alla Camera dei Comuni e' interpretato come una bocciatura della "Hard Brexit" (la Brexit dura, ndr) su cui la premier aveva fatto campagna elettorale.
May non ha l'investitura per fare la voce grossa a Bruxelles
Un portavoce della Commissione, Alexander Winterstein, ha rifiutato di fare congetture su una possibile modifica del mandato da parte di Londra. Secondo l'esecutivo comunitario, spetta al futuro governo britannico decidere quando avviare i negoziati sulla Brexit con l'Unione Europea. "Tocca alle persone in carica a Londra contattare" la Commissione per lanciare le trattative, ha detto Winterstein. Il capo-negoziatore per l'Ue, Michel Barnier, aveva indicato il 19 giugno come data per il primo round negoziale, ma oggi si e' detto disponibile a dare piu' tempo al Regno Unito.