Affari Europei

Ex spia,Skripal non più in pericolo di vita.Londra nega il visto a una parente

L'ex spia russa, Sergei Skripal, avvelenata a Salisbury all'inizio del mese scorso "non è più in pericolo di vita"

Ex spia: ospedale, Skripal "non piu' in pericolo di vita"

L'ex spia russa, Sergei Skripal, avvelenata a Salisbury all'inizio del mese scorso "non è più in pericolo di vita". Lo hanno dichiarato fonti mediche dell'ospedale di Salisbury dove sono ricoverati Skripal e la figlia Yulia.

Ex spia: Londra nega il visto alla cugina di Yulia Skripal 

Il Ministero dell'Interno britannico ha annunciato di aver rifiutato il visto alla nipote dell'ex agente russo ex Sergei Skripal, avvelenato con sua figlia Yulia con un agente nervino il 4 marzo a Salisbury. "Abbiamo respinto una richiesta di visto per visitatore per Vickoria Skripal sulla base del fatto che la sua domanda non era conforme alle norme sull'immigrazione", ha detto un portavoce del ministero dell'Interno.

Lavrov: "Occidente aspetta invano le nostre scuse"

L'Occidente aspetta invano che la Russia chieda perdono ed esprima pentimento per il caso Skripal. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Se i nostri partner occidentali legano la fine dell'attuale situazione al fatto che la Russia confessi tutti i peccati mortali e dica 'ho sbagliato in tutto e dappertutto e per questo chiedo perdono, ora giocherò secondo le vostre regole', se fanno ancora questi calcoli, allora lì non c'è più nessuno che possa definirsi un esperto di Russia".

"Dio non è nella forze, ma nella verità", ha aggiunto Lavrov, "da questo principio è guidato il popolo russo, da questo sono guidati tutti i popoli della Russia". Il Cremlino si è sempre detto estraneo alla vicenda Skripal, definendola una provocazione e puntando il dito contro Usa e Gran Bretagna, che a suo dire la stanno sfruttando per fomentare l'ennesima campagna anti-russa. Il caso ha fato scoppiare la più forte crisi diplomatica tra Russia e Occidente dalla fine della Guerra Fredda, con l'espulsione reciproca di oltre 150 diplomatici.