Affari Europei
Germania, condizioni Spd: clima e reddito minimo. I tedeschi vogliono Merkel
Decisivo congresso Spd. I socialdemocratici presentano le condizioni per proseguire. Ma il 64% dei tedeschi vuole che la Grande Coalizione vada avanti
Germania: dal clima al reddito minimo, le condizioni Spd per andare avanti
Nella mozione che i nuovi vertici dell'Spd sottoporranno al congresso nazionale del partito, vi sono quattro grandi temi da rinegoziare con gli alleati del governo tedesco: gli "investimenti per il futuro", una "più efficace politica climatica", il "buon lavoro" e la "digitalizzazione democratica". Tra gli investimenti, i socialdemocratici chiedono - rispetto a quanto già previsto - ulteriori 450 miliardi di euro da destinare a livello nazionali, ai Laender e ai Comuni. "E' irrealistico pensare che questi investimenti possano essere finanziati solo attraverso spostamento all'interno dell'attuale bilancio", si legge nel documento. In altre parole: basta con le "posizioni dogmatiche" come quello dello 'zero nero' (Schwarze Null), ossia la parità di bilancio senza creare debito pubblico che finora e' stato un elemento imprescindibile del governo Merkel.
Germania, le richieste Spd alla Merkel
Per quello che riguarda la lotta ai cambiamenti climatici, l'Spd punta a far pagare "un prezzo per l'emissione di Co2 che sia equo dal punto di vista sociale ed efficace". Peraltro, affermano i socialdemocratici, le misure decise finora "probabilmente non sono sufficienti a ridurre quanto necessario le emissioni entro il 2030". Inoltre, la 'nuova' Spd chiede l'anticipazione al 2035 dell'uscita dal carbone nonche' di fissare al 65% l'estensione delle energie rinnovabili. Un tema cruciale, per l'Spd, è quello di innalzare il reddito minimo: gli attuali 9,15 euro all'ora non sono "sufficienti a garantire l'esistenza", pertanto si propone un suo aumento a 12 euro. C'è anche un capitolo dedicato all'infrastruttura digitale della Germania: qui si pone l'accento su soluzioni 'open source', mentre si punta a rafforzare i diritti dei lavoratori di piattaforme stile Uber o similari, anche se non sono indicate scadenze. A detta dell'Spd, "è decisivo che queste questioni ancora aperte vengano rapidamente realizzate", dato che i cittadini tedeschi "si attendono risposte qui e adesso". E il futuro della Grosse Koalition? "Né la permanenza ne' l'uscita dalla coalizione rappresentano un obiettivo in sé", spiegano i socialdemocratici, secondo i quali "decisivi sono i contenuti". Ed e' proprio su quelli che, in base al documento che da domani sarà discusso al congresso, le distanze con la Cdu e suoi cugini bavaresi della Csu le distanze ad oggi sembrano molto grandi.
Germania: sondaggio, il 64% dei tedeschi vuole il prosieguo della Grosse Koalition
Paradossi dei sondaggi: la maggioranza dei tedeschi vuole che la Grosse Koalition continui il suo lavoro fino a fine legislatura (2021), ma allo stesso tempo è sempre una netta maggioranza a non essere per niente soddisfatta del lavoro svolto dagli alleati della coalizione di governo, ossia Cdu/Csu ed Spd. A quanto emerge da un rilevamento di Infratest-Dimap per il primo canale pubblico Ard, il 64% dei tedeschi vuole che il governo resti in piedi per tutto il mandato, anche se il 68% degli interpellati ha un'opinione negativa della performance dei partiti di governo. A favore di una fine anticipata della GroKo si è espresso solo il 32%. Curiosamente, uno dei politici che segnano un più marcato aumento di popolarità è il vicecancelliere nonche' ministro alle Finanze Olaf Scholz, battuto pochi giorni fa nel referendum tra gli iscritti come nuovo leader dell'Spd: il 47% si dice soddisfatto o molto soddisfatto del suo lavoro, con un balzo di 7 punti rispetto al mese precedente. Peraltro, l'85% dei tedeschi ritiene che i partiti di governo si occupino troppo di se stessi e delle questioni personalistiche. Negativo anche il giudizio in merito alla politica climatica del governo per il 77% degli interpellati, mentre è tendenzialmente positiva l'opinione sulla politica estera (55%), su quella economica (55%) e quella a favore delle famiglie (54%). Solo il 22% ritiene che i due nuovi leader dell'Spd, Norbert Walter-Borjans e Saskia Esken, porteranno il partito a risollevarsi dopo le sconfitte elettorali e i pessimi sondaggi. Tra i militanti socialdemocratici, gli ottimisti salgono al 51%.