Hollande, l'ultima uscita è da Merkel. L'asse Parigi-Berlino più forte che mai
François Hollande chiude la sua presidenza con un viaggio dalla Merkel. E con Macron l'asse Parigi-Berlino sarà ancora più forte
Francia, Hollande a Berlino per la sua ultima apparizione internazionale
Il cerchio è completo: Angela Merkel ha ricevuto a Berlino François Hollande per il suo ultimo viaggio presidenziale all'estero, cinque anni dopo averlo ricevuto la sera stessa del suo insediamento, il 15 maggio 2012. Il cancelliere tedesco e la presidente francese si sono scambiati un breve ma caloroso abbraccio sulle scalinate della cancelleriea, prima di un colloquio e una cena di lavoro in un ristorante della città.
Aveva incontrato Merkel anche nel giorno del suo insediamento
La settimana prossima sarà la volta di Emmanuel Macron, suo successore eletto ieri, a effettuare - proprio come Hollande - la sua prima visita all'estero al cancelliere tedesco. Felice per la vittoria di un filo-europeista convinto, Angela Merkel si è affrettata a chiamarlo domenica sera per "congratularsi calorosamente" per poi sottolineare oggi che (Macron) è la speranza di "milioni" di francesi, tedeschi ed europei.
E con Macron l'asse Parigi-Berlino diventerà ancora più forte. Italia in disparte
E l'elezione di Macron non farà altro che rinsaldare l'asse tra Parigi e Berlino, da sempre motore trainante dell'Europa. Un asse che metterà di conseguenza un po' in disparte l'Italia. Negli ultimi anni l'Italia aveva cercato spesso, attraverso Renzi e Padoan, di fare breccia sulla Francia per mettere un po' nell'angolo la politica europea della Merkel. Un gioco che con Macron l'Italia rischia di non poter più fare.
Prodi: "Con Macron la Merkel non potrà più decidere da sola"
"La vittoria di Macron segna un'inversione di tendenza che ha portata storica. Il suo arrivo, insieme con l'affermazione dell'Europa a due velocità, permetterà finalmente di prendere decisioni in grado di fornire risultati concreti. Il primo risultato è che finiranno, spero, i vertici europei a senso unico, in cui la Merkel dava la linea dottrinaria e gli altri capi di governo facevano le conferenze stampa''. Lo dice l'ex premier Romano Prodi in una intervista a 'Repubblica'.