Macron ha la vittoria in tasca, salvo l'asse Parigi-Berlino
Tutti i partiti convergono su Macron che ha la vittoria in pugno al ballottaggio. Festeggia Merkel che puó contare sul suo storico alleato: Parigi
Da Angela Merkel a Jean-Claude Juncker, i leader dell'Unione europea e delle sue capitali hanno tirato un grande sospiro di sollievo e espresso il loro sostegno a Emmanuel Macron in vista del secondo turno del 7 maggio in Francia, nel quale il candidato indipendente e pro-Europa si trovera' confrontato alla leader del Front National, Marine Le Pen. Lo scenario da incubo, quello di un ballottaggio tra due candidati anti-europei pronti a imboccare la strada della Frexit (l'uscita della Francia dall'Ue) e' stato sventato, dopo che Macron e' arrivato nettamente in testa al primo turno e il candidato di estrema sinistra, Jean-Luc Melenchon, si e' piazzato solo al quarto posto.
Il ballottaggio del 7 un referendum sull'Unione europea
Nelle prossime due settimane, i francesi saranno chiamati a decidere in una sorta di referendum sull'Europa. Con i sondaggi sotto gli occhi, i leader europei sono fiduciosi che Macron l'europeista possa prevalere facilmente sulla nazionalista Le Pen. Il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, si e' detto convinto che "anche la Francia, dopo l'Olanda, non avra' una guida anti-europea" con l'elezione di Macron al ballottaggio del 7 maggio. L'auspicio di molti e' che il primo posto del candidato pro-europeo in Francia abbia definitivamente archiviato l'avanzata populista che aveva portato al voto a favore della Brexit nel Regno Unito e all'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti. "Trump, Farage e altri ci avevano spiegato che la rivoluzione era inarrestabile. Prima l'Olanda, ora la Francia non obbediscono", ha scritto su Twitter l'ex leader dei Liberal Democratici britannici, Nick Clegg.
Si mantiene saldo l'asse tra Germania e Francia
Anche la cancelliera tedesca, Angela Merkel, sembra sperare nella fine dell'avanzata populista. la vittoria di Macron al primo turno dimostra che "Francia e Europa possono vincere insieme" e che "il centro e' piu' forte di quanto pensino i populisti", ha detto Peter Altmaier, il capogabinetto della cancelliera. Piu' ufficialmente, il portavoce di Merkel ha spiegato che e' un "bene che Macron abbia avuto successo con la sua linea a favore di una Ue forte e una economia sociale di mercato". La cancelliera ha augurato al candidato di En Marche "buona fortuna per le prossime due settimane", ha scritto il suo portavoce, Steffen Seibert.
Bruxelles tira un sospiro di sollievo
I messaggi di auguri per il secondo turno si sono moltiplicati nel corso della serata. Oltre alle congratulazioni di rito per il successo al primo turno, il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha inviato un "bon courage". L'Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, ha definito Macron "la speranza e il futuro della nostra generazione". Secondo il capogruppo dei liberali all'Europarlamento, Guy Verhofstadt, il candidato di En Marche incarna "una Francia tollerante, ambiziosa e europea". Nel ballottaggio che determinera' le sorti non solo della Francia ma anche dell'Europa, le famiglie politiche tradizionali dell'Europarlamento fanno blocco cancellando le loro divergenze.
Asse trasversale per sostenere Macron
Il presidente del gruppo dei Socialisti&Democratici all'Europarlamento, Gianni Pittella, malgrado la "delusione" per la disfatta del socialista Benoit Hamon, ha lanciato un appello all'unita' di "tutte le forze democratiche al secondo turno per sbarrare la strada" a Marine Le Pen. Ringraziando il Republicain Francois Fillon, il popolare Manfred Weber ha chiesto a "tutti i democratici" di "unire i ranghi contro estremisti e populisti". Nonostante l'ottimismo sul successo di Macron, Tajani ha ricordato che Le Pen "non va sottovalutata".
L'ombra di Mosca e dell'Isis
I giochi sembrano ormai fatti. Tutti i leader di partito stanno convergendo su Macron e anche chi non lo ha fatto, come Melenchon, sa che la base si turerá il naso pur di evitare che Marine Le Pen vada all'Eliseo. Ma se i giochi sembrano ormai fatti non bisogna dimenticare che ci sono due forze che sono interessate a vedere la leader del Fn alla presidenza: Mosca e l'Isis. Entrambi infatti vogliono vedere la fine dell'Europa e i terroristi sperano in un aumento del livello dello scontro interno al paese tra musulmani e lo Stato. E gli analisti avvertono: possono esserci attacchi hacker e nuovi attentati.