Affari Europei

Migranti, Frontex: calo del 78 per cento di arrivi in Italia ad aprile

Continua a calare il numero di migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale

Migranti, Frontex: "Ad aprile calo del 78% di arrivi in Italia" 

Continua a calare il numero di migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale: secondo i dati forniti da Frontex, in aprile il numero di arrivi e' sceso a circa 2.800, in calo del 78% rispetto ad aprile del 2017. Il numero totale di migranti rilevati sulla rotta del Mediterraneo centrale nei primi quattro mesi del 2018 e' sceso a circa 9400, in calo di tre quarti rispetto a un anno fa. Tunisini ed eritrei, secondo Frontex, sono le due nazionalita' piu' rappresentate, quasi il 40% di tutti i migranti rilevati.

I dati Frontex sui migranti in Italia

Secondo i dati di Frontex, ad aprile sono stati rilevati complessivamente circa 10 500 ingressi irregolari sulle principali rotte migratorie verso l'UE, in calo di un terzo rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Nei primi quattro mesi del 2018, il numero totale di valichi di frontiera irregolari e' diminuito del 44% rispetto a un anno fa a circa 29.700, principalmente a causa della minore pressione migratoria sulla rotta del Mediterraneo centrale.    In netto aumento invece gli arrivi sulla rotta del Mediterraneo orientale: il numero di migranti irregolari e' stato di circa 6.700, due terzi in piu' rispetto al mese precedente. Nei primi quattro mesi di quest'anno, oltre 14 900 migranti sono entrati nell'UE attraverso la rotta del Mediterraneo orientale, il 92% in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Numeri, secondo l'agenzia Ue, dovuti principalmente all'aumento degli attraversamenti irregolari ai confini terrestri con la Turchia. Ad aprile il numero di migranti rilevati alle frontiere terrestri su questa rotta ha superato le rilevazioni sulle isole greche nel Mar Egeo. Il maggior numero di migranti su questa rotta nei primi quattro mesi dell'anno erano cittadini della Siria e dell'Iraq.