Nato, il piano di Mosca per uccidere il premier del Montenegro
Secondo investigatori montenegrini la Russia aveva ordito un piano per uccidere il premier Milo Dukanović per scongiurare l'adesione del Paese alla Nato
Alla fine il Montenegro é entrato nella Nato come ventinovesimo Paese aderente all'Alleanza atlantica. Un evento storico che però ha rischiato di non accadere. Gli investigatori del piccolo Paese balcanico hanno infatti svelato un piano ordito da Mosca per uccidere il premier Milo Dukanović ed evitare così che il Paese entrasse nella Nato.
Sicari per uccidere il premier
Ma facciamo un passo indietro. Il Montenegro é un piccolissimo Stato che si affaccia sull'Adriatico, stretto tra l'Albania e la Bosnia Erzegovina. I suoi abitanti non raggiungono il milione, ma Podgoriza ha una importanza enorme dal punto di vista strategico, sopratutto per Mosca. Il Paese infatti é stato fino a pochi anni fa la testa di ponte degli interessi russi nei Balcani.
Montenegro legato a Mosca
Ma non solo. La mafia russa ha sempre riciclato lí i suoi proventi illeciti. E migliaia di cittadini della Federazione passano lí le loro vacanze. Insomma, il Montenegro é sempre stato filo-Russia.
Putin contro l'ingresso nella Nato
Poi la svolta con Milo Dukanović che ha diretto il paese verso quella che ritiene la sua naturale collocazione: l'Unione europea. E mentre Podgorica prepara le carte per chiedere di aderire alla ricca Unione, chiede anche di fare parte della Nato. Un segnale a Mosca, ma anche a Washington.
Sicari serbi per uccidere il premier
Per Putin é stato un gesto di sfida che ha tentato di boicottare. Secondo gli inquirenti montenegrini il Cremlino avrebbe assoldato dei sicari serbi per entrare nel Paese e uccidere il premier, destabilizzando il paese e impedendo che il Parlamento votasse per l'adesione alla Nato. Piano che peró é stato sventato.