Sanzioni Usa alla Russia, Juncker minaccia rappresaglie. E riapre alla Turchia
L'Ue dichiara guerra economica agli Usa dopo le nuove sanzioni alla Russia. E Juncker apre alla Turchia
Russia: Juncker, Ue pronta a rappresaglie sulle nuove sanzioni Usa
Il presidente della Commisione Ue, Jean-Claude Juncker ha avvertito Washington che Bruxelles è pronta a rispondere 'a tono' se, eventualmente, le nuove sanzioni Usa contro la Russia dovessero colpire le società energetiche europee. Dopo che, con estrema riluttanza il presidente Donald Trump, ha firmato la legge approvata con maggioranza schiacciante dal Congresso, Juncker si è detto in linea di principio soddisfatto sull'alleggerimento del testo dopo le preoccupazioni espresse dall'Ue. "Visto che il Congresso si è impegnato ad applicare nuove sanzioni solo dopo essersi consultato i Paesi alleati, credo che siamo ancora alleati degli Stati Uniti" ma "se le sanzioni Usa dovessero specificatamente colpire le societa' Ue che fanno affari con la Russia nel settore energetico, l'Ue è pronta a rispondere entro pochi giorni compiendo i passi appropriati", si legge in una dichiarazione di Juncker.
Scontro Ue-Usa
Parole che segnano una netto cambio di registro rispetto alla rassegnazione con cui finora l'Ue ha accettato senza colpo ferire le conseguenze pesanti delle misure punitive di Washington contro Mosca sulle societa' del Vecchio Continente. Il nuovo pacchetto di sanzioni previsto dal Congresso Usa non colpisce infatti, i ridottissimi scambi tra America e Russia, ma ha ripercussioni enormi tra i molto più consistenti rapporti commerciali tra Bruxelles e Mosca. In particolare per quanto riguarda eventuali accordi di joint venture tra società Ue e le omologhe russe nel settore energetico.
Ue-Turchia: Juncker, contrario a stop negoziati adesione
Su un altro tema arriva la sorpresa. Juncker è contrario a porre fine ai negoziati di adesione della Turchia all'Ue: lo sottolinea in un passaggio dell'intervista pubblicata oggi su "Politico". "La Turchia è un nostro vicino", ha ricordato Juncker. "Non sono a favore - ha aggiunto - a porre termine ai negoziati d'accesso con la Turchia". Il Parlamento Ue ha infatti chiesto il congelamento dei colloqui negoziali. "Il fatto - ha sottolineato Juncker - è che la Turchia si sta allontanando quasi ogni minuto dall'obbligo, che si autoimposta, di divenire membro dell'Unione europea. Non è l'Ue che si unisce alla Turchia, ma la Turchia che si sta unendo all'Ue".