Smog, dieci modi per difendersi dall'inquinamento atmosferico - Affaritaliani.it

Affari Europei

Smog, dieci modi per difendersi dall'inquinamento atmosferico

La pianura Padana è l’area più inquinata d’Europa. Ma qualche accorgimento per difenderci dallo smog esiste

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Statistiche e ricerche mediche parlano chiaro: la Pianura padana è una delle aree più inquinate d’Europa e in città come Brescia e Milano le giornate in cui i livelli di polveri sottili superano la soglia di guardia sono la metà del totale (fonte, rapporto Captor 2018). E le conseguenze si vedono: l'inquinamento atmosferico è infatti causa di malattie cardiache e respiratorie e causa ogni anno nel Belpaese 91.000 morti premature, contro le 86.000 della Germania, 54.000 della Francia, 50.000 del Regno Unito, 30.000 della Spagna (dati Fondazione sviluppo sostenibile, 2017).

“L’inquinamento prodotto da motori a combustione, impianti di riscaldamento e aziende è causa di cancro e di malattie cardiache e respiratorie”, spiega ad Affaritaliani.it Roberto Boffi, Responsabile del Centro antifumo dell’Istituto dei tumori di Milano ed esperto dei danni provocati dall'inquinamento. “Ad essere più esposti agli effetti dello smog sono i bambini e gli anziani, oltre alle persone immunodepresse”.

Per ridurre l’inquinamento servirebbero politiche ad hoc che riducano l’uso di automobili con motore a combustione, incentivando l’uso della mobilità elettrica. O che vietino impianti di riscaldamento inquinanti. Sfatiamo subito un mito: la combustione di legna o pellet, benché possa sembrare più ‘naturale’ e meno pericolosa, è invece una delle fonti principali di inquinamento e in Lombardia è responsabile del 50% delle polveri sottili che respiriamo.

A meno di non voler traslocare lontano dalla Pianura Padana, ci sono però una serie di accorgimenti che possiamo prendere per difenderci dallo smog.

  • Evitare di camminare su strade particolarmente trafficate e di fare jogging in città. Le polveri sottili provenienti dai motori diesel sono molto meno presenti nell’aria a partire da 150 metri dalla fonte di emissione.
  • Usare mascherine con un livello di protezione FFP3 per filtrare le polveri sottili, soprattutto se si fa attività fisica in aree urbane (basta una camminata veloce o fare un giro in bicicletta).
  • Se si corre farlo solo in aree verdi abbastanza grandi da permette di fare sport lontano dalla strada.
  • Non usare caminetti o stufe a pellet.
  • Non fumare, soprattutto in luoghi chiusi e soprattutto in presenza di minori o anziani.
  • Evitare la metropolitana se si hanno problemi respiratori o cardiaci oppure usarla indossando mascherine protettive (quelle semplici di carta non bastano).
  • Aprire le finestre della casa per far cambiare aria solo se non si affacciano su strade trafficate o comunque lontane da fonti inquinanti.
  • Utilizzare sistemi di depurazione dell’aria domestica con filtri capaci di catturare anche le polveri sottili.
  • Evitare di usare incenso, candele e profumatori per ambienti e ricordarsi di arieggiare l’appartamento dopo aver cucinato, soprattutto se si sono fatte cotture con la piastra (come bistecche alla brace).
  • Evitare di fare sport d’estate durante le dire più calde, in cui si concentra la presenza di ozono, che può anche causare attacchi di asma.

Infine la raccomandazione che tuti i medici fanno: mangiare tanta frutta e verdura. Le proprietà antiossidanti di questi cibi sono ampiamente riconosciute e permettono di contrastare gli effetti di una giornata vissuta immersi nello smog.