Uber, la Corte Ue: "E' un servizio di trasporti, ok il divieto degli Stati"
Mazzata dalla Corte Ue per Uber: "Ok il divieto degli Stati"
Uber, la Corte Ue: "E' un servizio di trasporti, ok il divieto degli Stati
"Gli Stati membri possono vietare e reprimere penalmente l'esercizio illegale dell'attività di trasporto nell'ambito del servizio UberPop senza dover previamente notificare alla Commissione il progetto di legge che stabilisce il divieto e le sanzioni penali per tale esercizio". Lo ha stabilito oggi la Corte Ue con una sentenza, precisando che il servizio Uberpop rientra nel "settore dei trasporti" e non in quello dei servizi digitali, che invece richiederebbe una notifica in base alla direttiva "societa' dell'informazione".
“Questo caso riguarda dei servizi peer-to-peer (ad opera di autisti non professionisti) che abbiamo sospeso nel 2015", dichiara un portavoce di Uber. "Quello che si è cercato di capire è se una legge francese risalente al 2014 dovesse essere notificata prima alla Commissione Europea. Come ha detto il nostro nuovo CEO, è opportuno regolamentare servizi come Uber e per questo continueremo a dialogare con le città in tutta Europa.”
Uber: sospende servizio in Grecia, leggi troppo severe
Qualche giorno fa Uber aveva annunciato che sospenderà il servizio in Grecia (dove è attivo dal 2015) per valutare l'impatto della legislazione recentemente approvata che impone una regolamentazione piu' severa al settore."Dobbiamo valutare se e come possiamo operare all'interno di questo nuovo framework e sospenderemo UberX ad Atene il prossimo martedi' fino a trovare una soluzione adeguata", ha annunciato la piattaforma digitale. Come nel resto d'Europa, Uber ha dovuto affrontare l'opposizione dei tassisti. Ad Atene, la piattaforma detiene due servizi: UberX, che utilizza conducenti professionisti con licenza; e UberTAXI, fornito dai tassisti. Secondo quanto riferisce Reuters, solo il servizio UberX (che utilizza driver professionali), e che ha trasportato più di 450 mila persone, sarà sospeso. Le nuove leggi greche prevedono che ogni viaggio inizi e finisca presso la sede del partner o in un'area di parcheggio. Inoltre, dovrebbe essere istituito un registro digitale di tutte le piattaforme di condivisione del viaggio e dei loro passeggeri. Secondo la società, si tratterebbe di regole troppo severe.