Ue-Russia, Maullu: petizione per terminare le sanzioni
Evento a Milano per lanciare una campagna firme a sostegno di una petizione popolare contro le sanzioni alla Russia
“L’Europa deve riprendere il cruciale rapporto identitario con la Russia. Le sanzioni devono essere abolite. Non ci sono più, sempre che ci siano mai state, ragioni politiche reali per proseguire su questa strada, tanto dannosa politicamente quanto disastrosa economicamente", ha dichiarato Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia alla conclusione del convegno “Europa e Russia: quali rapporti?” che si è tenuto sabato all’Auditorium Testori di Milano. "Cosa aspettiamo ad abolire queste inutili, anzi controproducenti sanzioni verso la Russia? Il nostro Paese ha una tradizionale amicizia non solo con gli Usa ma anche con la Russia, con la quale ha un forte legame politico, culturale ed economico. L’Italia è il quinto esportatore e il quarto partner commerciale della Russia ed è ad oggi il Paese più penalizzato dalle sanzioni.”
L’incontro che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo istituzionale, economico e imprenditoriale italiano, ha messo in luce la problematicità dei rapporti tra l’Unione Europea e la Russia. I due anni di guerra commerciale e diplomatica tra UE e Russia sono costati all’Italia 5,2 miliardi di euro di export, passando dai 12,7 miliardi del 2013 ai 7,5 miliardi di euro del 2015.
Le regioni più penalizzate sono la Lombardia (-1,18 miliardi), l’Emilia Romagna (-771 milioni) e il Veneto (-688,2 milioni): oltre il 72% del totale del calo dell’export verso la Russia ha interessato questi tre territori.
I settori più colpiti a livello nazionale riguardano il comparto manifatturiero: i macchinari (-648,3 milioni di euro), l’abbigliamento (-539,2 milioni di euro), gli autoveicoli (-399,1 milioni di euro), le calzature/articoli in pelle (-369,4 milioni di euro), i prodotti in metallo (-259,8 milioni di euro), i mobili (-230,2 milioni) e le apparecchiature elettriche (-195,7 milioni).
La Coldiretti lamenta il fatto che l’agroalimentare è l’unico settore con un embargo totale, costato 400 milioni.
“L’Europa apra gli occhi. È giunto il momento di essere i protagonisti di una buona proposta per l’abolizione delle sanzioni verso la Russia. Basta sanzioni. Sono sanzioni non solo contro la Russia, ma contro la storia d’Europa e gli interessi italiani. Per questo a Milano, nella capitale economica del Paese, si firma la petizione per chiedere al Governo di opporsi al rinnovo delle sanzioni alla Russia. Un atto dovuto, il primo in Europa. La mobilitazione popolare è il giusto strumento per far sentire la voce di tanti artigiani, piccoli e medi imprenditori, semplici cittadini che ritengono inopportune queste sanzioni e un vero e proprio danno per la nostra economia” conclude Stefano Maullu.