Congresso Pd, Bonaccini: Più chance di anticipo. Velardi: Soumahoro segretario

Anche Morani chiede tempi brevi e attacca Letta: "Non tenga il partito in ostaggio"

Enrico Letta e Stefano Bonaccini (Imagoeconomica)
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Pd, Bonaccini: "Crescono le possibilità di anticipare il congresso"

Finalmente qualcuno reagisce alle provocazioni di affaritaliani.it sul Pd che "fa l'opussum" fingendosi morto. Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna, apre alla possibilità di anticipare i tempi del congresso, come vorrebbero sia la logica che i militanti della base, sempre più basiti: "Decideranno gli organismi preposti, ma mi pare che stia crescendo anche nel gruppo dirigente nazionale la consapevolezza che quello che io e tanti altri avevamo detto. Mi pare che ci si stia accorgendo che forse avevamo ragione cioè che i tempi dovevano essere un po' più in sintonia con quello che si aspettano i cittadini normali a partire dai nostri iscritti e elettori".

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"Io mi rimetto sempre alle decisioni collettive perché non mi piace l'idea che qualcuno debba abbaiare alla luna. Ho accettato – aggiunge - quel percorso che è stato proposto, l'ho votato ma certamente la mia idea è che andava accelerato il percorso. Mi pare stia crescendo la consapevolezza che con quello che sta accadendo forse sarebbe utile. Però aspetto di capire chi ha il potere di poter decidere di fare una proposta e complessivamente poi discuterla e eventualmente approvarla", ha aggiunto Bonaccini, a margine della conferenza stampa nella quale ha annunciato il via libera al rigassificatore di Ravenna.

Congresso Pd, Velardi: "Schlein? Meglio Soumahoro"

Bonaccini è ovviamente parte in causa, essendo uno dei principali candidati alla successione di Enrico Letta. Tuttavia, circola da tempo anche il nome della sua (ex) vice in Emilia Romagna, Elly Schlein, che ultimamente però sembra essersi defilata. Rispetto a un possibile candidato che sposti verso sinistra l'asse del partito, è intervenuto Claudio Velardi, storico dirigente del PCI e braccio destro di Massimo D'Alema, che ha proposto il nome di Aboubakar Soumahoro: "L'ho detto come provocazione, ma almeno lui è uno che parla un linguaggio contemporaneo e sembra uscito dal mondo d'oggi. Se la sinistra vuole sopravvivere, è questo che deve fare. Tra una ragazza alquanto ricca e più che borghese e Soumahoro, che rimanda a un dato di verità, visto che viene dalla povertà, sarebbe il caso che il Pd scegliesse il secondo. Dalla biografia della Schlein mi pare evidente che lei non sappia nulla di povertà ed emarginazione. E comunque non credo che ci possa essere salvezza per il Pd", ha aggiunto in un'intervista a Libero.

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Seppure nel rispetto formale dei ruoli, colpisce un po' la fuga in avanti di Bonaccini, nel giorno in cui Letta riunisce la segreteria e in un intervento su Repubblica delnea "le tappe per fare rinascere subito il Partito Democratico".  La sua posizione non ha affatto convinto Alessia Morani, componente della direzione nazionale ed esponente di Base riformista: "Chi guida il Pd oggi deve prendere atto di non potere tenere in ostaggio un partito e deve garantire al massimo entro gennaio la conclusione del congresso. Non mi si dica che lo statuto prevede tempi e fasi lunghe: lo statuto può essere derogato. Basta volerlo. Basta volere bene al Pd. Non serve altro".

Congresso Pd, Morani: "Tempi brevi, Letta non tenga in ostaggio il partito"

"Ogni giorno - afferma Morani - sono sempre più sbalordita dalla distanza dalla realtà delle dichiarazioni di chi guida il mio partito. Oggi ho letto l’appello di Letta su 'La Repubblica' che, nella sua idea, dovrebbe dare inizio al congresso del Pd, al cui confronto, passatemi la battuta, il congresso del partito comunista cinese pare avere un regolamento smart. L’appello di Letta secondo me contiene due errori essenziali. Il primo riguarda l’obiettivo del congresso del Pd e cioè fare l’opposizione alla destra, obbiettivo che viene richiamato in più parti dell’appello. L’obiettivo del Pd dovrebbe essere un altro: tornare ad essere un partito a vocazione maggioritaria con l’ambizione di convincere gli elettori ed andare legittimato al governo del paese. Va bene l’opposizione ma non mi pare un vaste programme, come direbbe qualcuno".

"Il secondo errore riguarda la cosiddetta apertura dei circoli non solo ai nostri 'iscritti e militanti ma anche a tutti coloro che vorranno aderire'. "Il nostro segretario probabilmente non sa - aggiunge - che grazie al nuovo regolamento per il tesseramento (che io non ho convintamente votato) i nostri circoli, che già erano in forte crisi, hanno oggi pochissimi iscritti e sono diventati, laddove ancora sono attivi, piccoli luoghi di dibattito e potere dei 'soliti noti'. Come si può pensare di essere attrattivi in queste condizioni? Davvero pensiamo che senza uno straccio di linea politica e leadership possiamo essere una forza politica capace di appassionare e convincere qualcuno? La politica è passione, emozione, sogno, speranza e condivisione. Noi ne stiamo facendo un luogo di superfetazione burocratica'".

 

Alessia Morani
 
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