Covid, stop ai tamponi per i turisti stranieri. Ma è caos sul Green Pass
Il governo non rinnoverà l'obbligo di tampone, ma la durata del certificato verde italiano è più breve di quella degli altri paesi Ue. Che si fa?
Covid, il governo non rinnova l'obbligo di tampone per gli stranieri con un Green Pass
Il governo pensa a rimuovere l'obbligo di tampone sia in entrata sia in uscita dall'Italia. Una mossa rivolta agli stranieri che visitano il nostro paese e pensata per rilanciare il turismo italiano. Al momento, spiega il Messaggero, "l'ordinanza che scade tra otto giorni prevede che chiunque entri nel nostro Paese, anche se proviene da altre Nazioni della Unione europea, debba presentare, prima di salire sull'aereo diretto in Italia, il certificato del test antigenico negativo al Covid eseguito nelle ultime 24 ore. E questo vale anche per chi ha il Green pass, per chi è stato vaccinato con la terza dose".
Ma c'è il caos Green Pass: quello italiano dura meno degli altri
Secondo quanto scrive il Messaggero, "al Ministero della Salute l'orientamento è di non prorogare questo obbligo dopo il 31 gennaio, riaprendo ai viaggi anche senza test antigenico o molecolare, ma applicando le regole del Green pass. Pure su questo c'è un altro pasticcio: dal primo febbraio in Italia la certificazione verde vale sei mesi, in altri Paesi europei nove. Un turista straniero che deve soggiornare in un hotel di Roma o Firenze dal 2 febbraio, con un Green pass rilasciato sette mesi prima (valido dunque nel suo Paese, ma non Italia) deve essere respinto? A breve dovrà arrivare la risposta.
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