Il nuovo libro di Marcello Foa: “Il Sistema (in)visibile" che ci controlla
“Il Sistema (in)visibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino”: il nuovo libro del giornalista edito da Guerini e Associati
La recensione del libro di Marcello Foa, "Il Sistema (in)visibile. Perchè non siamo più padroni del nostro destino"
Molto interessante il nuovo libro di Marcello Foa, “Il Sistema (in)visibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino” (Guerini e Associati) che fa seguito a “Gli stregoni della notizia”, pubblicato in due volumi.
Foa, giornalista professionista, già Presidente della Rai e firma storica de Il Giornale prova a tornare su un tema complesso, tuttavia cruciale per capire cosa si muove dietro le quinte della nostra società.
L’informazione è plasmata dal potere e a sua volta plasma il potere, in un gioco infinito di rimandi
Si può fare informazione attivamente, riportando ad esempio una notizia, ma la si può fare anche per “omissione” non riportandola interamente e quindi consegnando alla costruzione della realtà un taglio specifico, una inquadratura particolare, quella che il “burattinaio” vuole mostrare.
Il nuovo libro riprende dei temi dei primi, approfondendoli e arricchendoli dei nuovi fatti avvenuti. L’opera è divisa in dieci capitoli che affrontano ciascuno un tema della società moderna a partire dalla globalizzazione e i suoi effetti in politica, economia e sulla costruzione di élite.
Nella parte centrale del saggio si descrivono le tecniche di orientamento della società: psicologiche, sociologiche, mediatiche e culturali. La parte finale ci conduce al mondo d’oggi, dunque a Internet e alla realtà digitale.
Cosa è successo all’Occidente dopo la Caduta del Muro di Berlino?
Il modello capitalista ha indubbiamente vinto la sua battaglia contro il comunismo ma da allora qualcosa è cambiato. Il big Tech, dice Foa, ha preso il sopravvento e così il Potere, quello vero, è in mano alle grandi aziende americane che possiedono da sole quantità impressionanti di Pil mondiale.
Ad esempio, Microsoft ed Amazon possiedono da sole quasi tutta la rete Cloud mondiale e se volessero potrebbero semplicemente “spegnerla” facendo perdere istantaneamente la memoria collettiva all’intero mondo.
E questo alla faccia dell’elementare regola del capitalismo di evitare i monopoli ma anche gli oligopoli. Internet è controllata interamente da Google, mentre Zuckerberg, il padrone di Facebook ed Instagram, ha lanciato il Metaverso, la nuova Realtà virtuale.
Insomma, il potere delle aziende Usa, dice Foa, è diventato totale e utilizza la Rete per propagandare il proprio credo fatto di Cancel Culture, ideologia Woke, ideologia LGBT. Si tratta del temuto Deep State che ha tessuto la sua ragnatela ovunque e che minaccia le libertà fondamentali dell’individuo e il concetto stesso di democrazia.
Ormai la Rete è dominata da pochi colossi che controllano tutto e dietro seguono ad anni luce di distanza le Piccole e Medie Imprese, che non possono che accodarsi.
Wikipedia e Donadl Trump
Wikipedia ad esempio, aggiungo io, controlla e censura tutte le informazioni sgradite e veicola le tre ideologie anzidette. Lo fa controllando in maniera coercitiva ogni singola voce, finendo con lo stravolgere ogni significato sgradito, cambiando letteralmente la Storia, distorcendo le informazioni con una propaganda continua ed inesorabile. Ed ormai se una cosa esiste su Wikipedia esiste anche nella Realtà e viceversa.
L’ex presidente Usa Donald Trump, altro esempio, è stato cacciato per anni dai Social e l’Intellighenzia americana liberal invece di indignarsi ha appoggiato questo fatto in quanto Trump è una anomalia del Sistema, della Matrix verrebbe da dire se non sorgessero i soliti professorini del Politically Correct con l’eterno ditino alzato a rampognarci.
Dice Foa a tal proposito in una approfondita intervista ad Andrea Indini de Il Giornale: "Pensavamo di essere padroni del nostro destino mentre altri, in luoghi che nemmeno immaginavamo e che non necessariamente coincidevano con governi e parlamenti, decidevano per noi".
Marcello Foa sulla globalizzazione: "Omologa disomologando"
E poi sulla globalizzazione: "Sono cambiati gli obiettivi strategici. La globalizzazione non è solo un fenomeno economico, ma anche sociale, culturale, politico, istituzionale. Tende a uniformare mercati, popolazioni, culture e attua meccanismi per cui armonia ed equilibrio non sono più indispensabili. Anzi, diventano un impedimento. Il nuovo paradigma crea un paradosso: omologa disomologando. E troppo in fretta. Questo ha generato squilibri che paghiamo oggi; tra l’altro anche spostando i centri decisionali fuori dagli Stati ma pretendendo che la volontà del popolo sia ancora sovrana".
Il Sistema che controlla la nostra società è al tempo stesso visibile ma anche (pericolosamente) invisibile, da cui il titolo del libro. Un libro per chiunque non si accontenti dell’apparenza ma voglia interrogarsi e capire i complessi meccanismi della società moderna che plasmano le nostre esistenze e soprattutto i nostri destini.