Modelle curvy scompaiono dalle passerelle. Ma Ashley Graham nuda vince sul web

Modelle curvy sono scomparse. Dov’è finita la diversity?

Ashley Graham (Instagram ashleygraham)
Costume

Modelle curvy addio?

Modelle curvy addio? Tramonta la body positivity? Le ultime grandi sfilate mondiali - da Milano a Londra, passando per Parigi e New York - sembrano confermare questa tendenza: su 9.137 look in 219 show solo lo 0,6% erano plus size (taglia 50+) e mid-size sotto al 4% (taglia 42-50 al 3,8%). Stando ai calcoli di Vogue Business il 95,6% dei look presentati erano in taglia 36-42. Non solo. Stando a queste analisi, nel corso della stagione solo 17 marchi hanno presentato almeno un outfit indossato da modelle curvy.

"Si parla di inclusione, ma le modelle curvy inserite in passato, sembravano più una tendenza alla quale gli stilisti non volevano rinunciare, che uno statment, cioè la voglia di allargare le taglie. Le top model curvy sono diventate delle icone del nostro tempo da seguire, come lo erano anni fa Claudia Schiffer, Linda Evangelista e Naomi Campbell - l'analisi di Barbara Christmann, corrispondente moda a Milano e fondatrice del blogzine Beautiful Curvy a Pambianconews - Chi vede queste modelle in sfilata, spera di trovare poi la taglia in boutique, ma purtroppo non sempre è cosi. Naturalmente vestire una donna con una taglia superiore alla 48 richiede un’altra modellistica, tagli speciali, tessuti elasticizzati e diversi accorgimenti per nascondere o mettere in mostra il corpo. Comunque credo che gli stilisti per i mercati esteri producono taglie più ampie per soddisfare le richieste di mercato. In Italia, invece, non è così”.

Modelle curvy addio? Ashley Graham non tramonta mai

Chi resiste e resta numero uno incontrastata però è Ashley Graham. La modella curvy per eccellenza. E il suo post su Instagram dei giorni scorsi, senza reggiseno e senza slip (coperta da una borsetta...) è tra i più cliccati al mondo...
 

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