Antiracket Salento, l'ex presidente Gualtieri condannata a 15 anni di carcere

Attraverso la falsificazione di buste paga, Gualtieri avrebbe indebitamente incassato denaro destinato ai collaboratori "fantasma"

Di Redazione Cronache
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L'ex presidente dell'Antiracket Salento Gualtieri condannata a 15 anni di carcere, intascava i fondi pubblici

A distanza di 7 anni, l’ex presidente dell’Associazione Antiracket del Salento Maria Antonietta Gualtieri è stata condannata a 15 anni di carcere. Attraverso la falsificazione di buste paga e la fatturazione di servizi professionali mai resi, Gualtieri avrebbe indebitamente incassato denaro destinato ai collaboratori "fantasma", che poi veniva restituito a lei stessa in contanti. Questa condotta ha portato alla scoperta di un'organizzazione criminale, confermata al termine del processo di primo grado.

I soldi in questione provenivano da finanziamenti pubblici destinati al sostegno dei tre centri Antiracket situati a Lecce, Brindisi e Taranto, con l'obiettivo di assistere imprenditori e commercianti soggetti a richieste estorsive. Queste strutture, che contavano su professionisti quali avvocati, commercialisti ed esperti bancari, avrebbero dovuto offrire aiuto concreto alle vittime di pressioni finanziarie indebite.

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Tuttavia, le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno rivelato che l'Associazione, sia nella sua sede principale a Lecce che nei relativi sportelli, non era mai stata attiva. Invece di operare come previsto, l'allora presidente Maria Antonietta Gualtieri avrebbe orchestrato un inganno: avrebbe stipulato contratti con dipendenti fittizi e complici professionisti per ottenere i finanziamenti statali.

I giudici della seconda sezione penale di Lecce, riporta Repubblica, hanno condannato Gualtieri a 15 anni di reclusione (18 anni la richiesta invocata dal pubblico ministero Massimiliano Carducci); 8 anni e 6 mesi a Pasquale Gorgoni, con un passato da funzionario negli uffici del Comune di Lecce, (11 anni); 8 anni e 3 mesi a Giuseppe Naccarelli, ex funzionario di Palazzo Carafa; 2 anni ed 1 mesi all’avvocato Marco Fasiello, figlio di Maria Antonietta Gualtieri, (3 anni); 1 anno ed 1 mese a Francesco Lala, 43enne di Leverano, (3 anni e 6 mesi); 3 anni e 9 mesi a Giancarlo Saracino, 43enne di Leverano, (3 anni e 6 mesi); 1 anno e 1 mese a Biagio Solazzo; 1 anno e 7 mesi a Maurizio Vetere, (2 anni); 1 anno e 7 mesi a Paolo Rollo, 66 anni, di Lecce, (4 anni); 3 anni a Giovanni De Matteis. Il Tribunale ha concesso la sospensione condizionale della pena per Lala, Solazzo, Vetere e Rollo.

Nei confronti della ex presidente è stata disposta l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e di contrattare con la pubblica amministrazione.

È stato assolto l’ex assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi (rischiava una condanna a 4 anni). Difeso dall’avvocato Riccardo Giannuzzi, sono cadute nel merito le accuse di peculato, truffa e falso dopo una lunga vicissitudini giudiziaria a ridosso delle elezioni politiche del 2017.

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Come scrive Repubblica, l’ordinanza nei confronti di Monosi, infatti, venne applicata a due giorni dalla presentazione della lista e l’assessore decise di dimettersi. “Siamo contenti e fiduciosi” è il commento dell’avvocato Giannuzzi. Assoluzione anche per Pierantonio Cicirillo, 59 anni, di Lecce; Fabrizio Natale, 47 anni, di Lecce; l’ex funzionario del Comune di Lecce Vincenzo Specchia; Maria Marzia Di Mastrogiovanni e Marcella Lezzi. Anche per i condannati ci sono state assoluzioni parziali e non doversi procedere per prescrizione relativamente ad alcuni capi d’accusa.

Come riporta Repubblica, prescrizione anche per Maria Carmela Picciolo; gli avvocati Pierfilippo Centonze e Francesco Cavallo; Marco Centonze e Giovanni De Matteis.

È stata condannata anche la società All Energy mentre Gualtieri e De Matteis dovranno risarcire il ministero dell’Interno con un importo da liquidarsi in separata sede. Provvisionale di 6mila euro per il Comune di Lecce, a carico di Gualtieri, Gorgoni, Naccarelli, Fasiello, Lala, Saracino, Solazzo, Vetere e Rollo, con danno da liquidarsi in sede civile. Risarcimento riconosciuto anche all’Antiracket Tars, e alle tre ex dipendenti dello Sportello Maria Campagna, Vanessa Coluccia, Valentina De Pace. Gualtieri dovrà anche corrispondere 6mila euro all’Antiracket Lecce, su un ammontare complessivo che dovrà essere calcolato in sede civile.