Avezzano, disinnescata bomba della Seconda Guerra Mondale di 454 chili

Alle ore 8.30 tutti i cittadini residenti nella zona di salvaguardia, circa 20 mila, hanno lasciato le loro abitazioni

Cronache

Avezzano, 20 mila persone sono state evacuate per permettere il disinnesco di una bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale

Gli artificieri del Sesto Reggimento Genio Pionieri dell'Esercito Italiano, intorno alle 10.59 di questa mattina (26 febbraio) hanno tolto la seconda delle due spolette dell'ordigno bellico AN-M65 di 454 kg., ritrovato ad Avezzano (L'Aquila) l'11 febbraio scorso e che sarà fatto brillare nelle prossime ore nella cava Celi, nella vicina Massa d'Albe (L'Aquila).

L'ordigno, ora disinnescato, sarà trasportato in sicurezza con convoglio militare scortato dalla Polizia Stradale. Mentre i cittadini ultraottantenni autosufficienti che hanno dovuto abbandonare momentaneamente le loro case si sono ritrovati nel multicinema Astra e stanno assistendo alla proiezione del film di Alessandro Siani "Tramite amicizia". 

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Tutte le persone e gli animali all'interno della 'zona rossa' sono stati evacuati, la città di Avezzano (L'Aquila) è vuota per consentire le operazioni di disinnesco della bomba della Seconda guerra mondiale Mark 65, nome in codice AN-M65, di 454 kg ritrovata l'11 febbraio durante lo scavo di un'abitazione in pieno centro.   Nel perimetro urbano sono in funzione le 80 telecamere che controlleranno la città per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio fino al rientro dei residenti nelle loro abitazioni, previsto nel primo pomeriggio.

Chiuso dagli agenti e dai volontari il perimetro del raggio di possibile azione dell'ordigno bellico. Ora i militari 6° Reggimento Genio Pionieri accompagneranno gli artificieri che, si stima in circa un'ora di lavoro, renderanno l'ordigno completamente sicuro e trasportabile togliendo all'interno le spolette.

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