Baby gang, Milano sotto scacco: la mappa in esclusiva su Affari

Le 16 bande giovanili di Milano, tra devianza, auto esaltazione e assenza di alternative. Il monitoraggio dell’Arma dei Carabinieri che dà uno spaccato inedito

di Antonio Amorosi
Cronache

Aggressioni, rapine, bullismo, scippi: quasi ogni Municipio/quartiere di Milano ha una baby gang. Impugnano armi, mostrano soldi e stupefacenti, inneggiano alla violenza, lanciando frasi di sfida verso forze di polizia e altre bande. In anteprima la mappa dei Carabinieri per capire il fenomeno

Un fenomeno in crescita, caratterizzato da un numero crescente di minori che si riuniscono in gruppi e che hanno lo scopo di commettere reati.

Rabbia, risentimento, orgoglio razziale. I mini criminali amano le faide quanto apparire, poi ci sono gli scontri tra trapper, le aggressioni, gli incitamenti alla violenza, l’ostentazione della ricchezza con furti e intimidazioni. Ecco la prima di due puntate che Affaritaliani dedica alla mappatura di un fenomeno sotterraneo di cui forse solo l’Arma dei Carabinieri sembra avere il polso, tra assenza di interventi sociali e alternative, così come di attenzione da parte delle altre istituzioni.

“E’ un fenomeno particolare - spiega ad Affaritaliani il colonnello Antonio Coppola - in cui la visibilità diventa di fatto una legittimazione del proprio ruolo. Sei importante quanto più appari in un determinato modo”.

Il tessuto sociale come palcoscenico criminale, dove l’azione eclatante si intreccia con la rivendicazione e la musica. Gruppi anche molto diversi fra loro che hanno un denominatore comune: la strada

“E’ ovvio che questo è un fenomeno che non si può impattare solo dal punto vista repressivo. Se non si interviene anche sull’aspetto sociale non riusciremo ad invertire una tendenza che si sta sempre più diffondendo”

MUNICIPIO 1

Nel Municipio principale di Milano agisce quella che viene chiamata Gang Duomo, composta da circa 10 giovani nordafricani di seconda generazione, quasi tutti 18enni, iscritti al gruppo Instagram “@gangduomo”. I componenti sono già colpiti da precedenti per reati contro il patrimonio che, soprattutto nelle ore serali del fine settimana, operano tra Piazza Vetra, Colonne di San Lorenzo e la Darsena, commettendo reati predatori ed aggressioni. Le recenti attività d’indagine svolte dalla Compagnia Carabinieri Milano Duomo hanno documentato anche l’esistenza di un gruppo di minorenni (in questo caso non contraddistinto da uno specifico nickname sui social), italiani e di origine nordafricana, i quali, tra settembre e dicembre 2021, si sono resi responsabili di 5 rapine, di un furto con destrezza e di un episodio di minacce commessi in Piazza Duomo e nelle adiacenze del Mc Donald’s di piazza dei Mercanti.

Un particolare ruolo viene svolto dai gruppi di musica Trap, sottogenere musicale dell'hip hop. La Compagnia Carabinieri Milano Duomo ha dato vita ad indagini in relazione a 3 episodi di aggressione tra baby gang, aventi come riferimento i noti rapper Simba La Rue e Baby Touche. Gli episodi sono avvenuti a Milano (Corso Como) e nelle province di Bergamo e Lecco.

Nel principale municipio di Milano agiscono anche gruppi cosiddetti misti. I membri, tutti minorenni tra cui alcune ragazze, sono prevalentemente nordafricani di seconda generazione, residenti nei Municipi 6, 7, 8 di Milano e in alcuni Comuni del varesotto e del comasco. Due attività d’indagine sviluppate nel 2019 e nel 2020 dalla Compagnia Carabinieri Milano Duomo (denominate Paranzae Ragazzi di Piazza) hanno consentito di dimostrare la commissione di ben 44 azioni criminose, tra rapine (anche tentate) e aggressioni in danno di passanti avvenute tra via Pagano e l’ Arco della Pace. Il minimo comune denominatore dei gruppi è rappresentato dal cantante trap di riferimento (Vale Pain1) e il luogo di aggregazione nel fine settimana

MUNICIPIO 2

Qui agisce quella che viene chiamata K.o. Gang, composta da circa 25 minorenni italiani e nordafricani (principalmente marocchini ed egiziani di seconda generazione residenti anche in altri quartieri) che si identificano su Instagram con il nickname “K.o.Gang”. La banda, attiva principalmente nel quartiere Adriano, ha una struttura interna ben definita in cui il cantante rap “El Kobtannn” rappresenta una figura di riferimento. Il gruppo ha ideato un efficace sistema di propaganda che, attraverso la pubblicazione di video musicali (in cui i componenti della banda vengono ripresi mentre, travisati e armati di pistola, ostentano ricchezza consumando sostanze stupefacenti e alcool) riesce ad attirare numerosi consensi tra i giovani della zona che intravedono nel rapper un esempio da seguire (il profilo Instagram conta circa 7.380 followers). I membri del gruppo, di cui alcuni con precedenti per rapina, rissa e reati in materia di stupefacenti, sono dediti alla commissione di rapine e furti in danno di passanti o all’interno di locali notturni, ove talvolta hanno provocato risse per futili motivi.

Un altro gruppo prende il nome di Z2 o 20127, composto da circa 10 minorenni italiani e nordafricani di seconda e terza generazione (di età compresa tra i 14 e i 17 anni) che vivono nei complessi di edilizia residenziale pubblica compresi tra via Arquà, via Celentano, via Clitumno e via Chavez. I membri del gruppo frequentano solitamente via Padova, il parco Trotter, il parco della Martesana e le aree verdi adiacenti alle stazioni metropolitane M3 “Crescenzago” e “Cimiano”. Alcuni componenti della gang hanno a loro carico reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti commessi quasi sempre in danno di altri minori. Nel 2021, alcuni di loro hanno preso parte ai danneggiamenti e alle note risse avvenuti nel fine settimana a bordo dei convogli delle linee metropolitane M2 dirette a Gessate.

MUNICIPIO 4

In questo quartiere imperversa il gruppo Z4 o 20139, composto da circa 12 minorenni italiani, nordafricani, albanesi e romeni di terza generazione (di età compresa tra gli 11 e i 16 anni e residenti nelle case di edilizia residenziale pubblica dei quartieri Corvetto e Calvairate). Normalmente, la baby gang si riunisce ogni pomeriggio all’esterno di alcuni esercizi commerciali dello stesso quartiere (tra cui il supermercato “Aldi” di viale Molise), in alcune abitazioni o nei giardini pubblici per poi muoversi in gruppo a bordo dei mezzi di trasporto pubblico.

Il modus operandi è ricorrente: il membro più giovane del gruppo si avvicina alla vittima con un banale pretesto, dando modo ai complici di accerchiarla, minacciarla con armi da taglio o aggredirla nel caso in cui reagisca, sottraendole portafogli, monili in oro, cuffie, abiti griffati e lo smartphone oppure costringendola a prelevare dal bancomat denaro contante. La gang, dedita anche ad azioni di bullismo e danneggiamenti, opera prevalentemente tra il quartiere Porta Vittoria, corso Lodi, parco Formentano, viale Campania, parco Ravizza e Città Studi, comunicando tramite WhatsApp e pubblicando su Instagram video e immagini dei sodali in atteggiamenti provocatori e irrispettosi verso le Istituzioni e le forze di polizia. Le attività di indagine hanno consentito di contestare a 10 minorenni, di cui 2 non imputabili, 14 episodi tra rapine (anche tentate) e aggressioni in danno a coetanei e giovani adulti, commesse da ottobre 2021 a gennaio 2022, eseguendo 8 ordinanze di custodia cautelare.

Altra baby gang presente nel quartiere è la Z4 Gang/Crvt. Un gruppo particolarmente numeroso e a forte connotazione multietnica, operante principalmente nel cuore del quartiere Corvetto (piazzale Rosa, via Ravenna, via Mompiani, piazzale Corvetto e via dei Cinquecento). I membri (maggiorenni e minorenni di età compresa tra i 16 e i 17 anni, di etnia nordafricana e alcuni dei quali irregolari sul territorio nazionale o allontanatisi dalle comunità in cui erano stati collocati) risultano molto attivi sui social e di solito pubblicano foto e video in cui vengono ritratti mentre impugnano armi, soldi e stupefacenti o inneggiano alla violenza, lanciando frasi di sfida verso le forze di polizia o le altre bande. Alcuni iscritti al canale Instagram o Telegram si identificano con la sigla “Z4 gang” per comunanza di interessi o desiderio di emulazione ma non partecipano attivamente alle azioni delittuose. Solitamente, si ritrovano nei giardini pubblici di piazzale Rosa e di via Nervesa, così come nell’area verde di via Veneziano. Commettono reati contro il patrimonio e la persona.

MUNICIPIO 5

Il gruppo prende il nome di Ripamonti M5 ed è composto da circa dieci minorenni, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, tutti italiani e residenti in via Ripamonti e nel quartiere Corvetto, sei dei quali, nel giugno 2020, sono stati deferiti in stato di libertà perché ritenuti responsabili di tre rapine a minorenni, all’interno del Parco Sud. I minori, tuttora attivi su Instagram, frequentano lo stesso istituto scolastico e si trovano nei giardini pubblici di via Fra Pampuri, dove in passato sono stati associati anche ad atti di bullismo.

Altro gruppo è quello denominato Z5gang, chiamato anche “Group5”, “Zona5”, “Z5”, “20142” e “Group5inque”, composto da numerosi minorenni e maggiorenni di età compresa tra i 15 e i 17 anni (italiani e stranieri di seconda e terza generazione, prevalentemente residenti nel quartiere Gratosoglio) che hanno raggiunto una certa notorietà sui social per aver organizzato dei raduni non autorizzati, talvolta provocando disagi e interruzioni alla circolazione stradale, con l’obiettivo di realizzare dei video musicali promozionali su richiesta dei noti rapper del capoluogo.

MUNICIPIO 6

Qui c’è la banda Z6, composta da giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni, residenti nel quartiere Barona. I membri del gruppo sono soliti riunirsi in via A. Depretis, via Lope de Vega e nelle zone limitrofe. Anche loro si sono resi protagonisti di blocchi stradali finalizzati alla realizzazione di video musicali per un noto rapper.

Poi c’è il gruppo GL27, composto da giovani di nazionalità italiana, di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Il gruppo, che ama definirsi “collettivo musicale”, è solito riunirsi in via Gola n. 27. I giovani sono vicini alla compagine anarchica e hanno forti legami con il centro sociale “Cuore in Gola” di via Gola n.8. I membri sono fortemente legati al cantante trap “Rako27”

Poi c’è il gruppo B.B., che sta anche “Barrio Banlieue” o “Quartiere B.B.”, ed è composto da giovani che sono soliti riunirsi presso il centro culturale “Barrio’s” di via Mazzolari. Anche i membri di questo gruppo partecipano alla realizzazione di video musicali. Nei fine settimana gravitano sia in zona Darsena e Navigli, sia nelle zone più centrali come piazza del Duomo, piazza dei Mercati e piazzale Cadorna, adottando comportamenti violenti e antisociali (atti di bullismo, risse, aggressioni, rapine e danneggiamenti), spesso riprendendo le scene con gli smartphone e pubblicando i video sui social.

MUNICIPIO 7

Nell’area Ovest forse più estesa di Milano troviamo le gang Z7 o 20148, composte da sottogruppi che prendono i nomi di “7 Zoo”, “Baggio” o “San Siro”. Bande che hanno raggiunto popolarità, attirando diversi giovani grazie al successo raggiunto nel mondo del rap da alcuni suoi componenti (molti dei quali gravati da precedenti per rissa, lesioni personali, danneggiamento, oltraggio a p.u.). I rapper, nei testi delle loro canzoni, raccontano la vita dei ragazzi della zona 7 e il disagio sociale che caratterizza il quartiere.

Nei video musicali emulano i “gangsta rap” americani, mostrando armi da fuoco, muovendosi a bordo di macchine e moto di lusso, con allusioni a “carichi di droga”. In particolare, la 7 Zoo è costituita da circa 30 persone (minorenni e maggiorenni italiani e stranieri di origine nordafricana), in grado di radunare oltre 300 giovani tramite Instagram se necessario per effettuare le riprese di un video musicale. Negli ultimi anni, i membri della gang si sono resi autori di episodi di violenza, rapine, pestaggi e risse nei pressi del City Life, l’Arco della Pace, le Colonne di San Lorenzo e il Duomo, ma anche nell’hinterland milanese e in località estive (Riccione). Una parte di adolescenti del gruppo fa capo al cosiddetto “Collettivo Seven 7oo” che, il 10 aprile 2021, ha promosso e preso parte agli scontri con la Polizia di Stato durante la realizzazione di un video musicale del trapper “Neima Ezza”. Gran parte dei membri del gruppo abita (talvolta abusivamente) negli alloggi dei grossi complessi di edilizia residenziale sociale di viale Aretusa e di via B. Zamagna (il piazzale di fronte al civico 4 rappresenta il principale punto di ritrovo).

MUNICIPIO 8

Qui troviamo la banda Z8, denominata anche “Piazza Prealpi”, e composta da circa 30 ragazzi (prevalentemente italiani, di età compresa tra i 17 e i 26 anni, alcuni dei quali hanno contatti con esponenti della ‘ndrina DI GIOVINE-SERRAINO8 ) che risiedono nei pressi di piazza Prealpi. Molti di essi sono fans dei trapper di zona, tra i quali spiccano “Philip plane”, le Tazmania, il Profeta

MUNICIPIO 9

La baby gang Z9 è composta da circa 50 minori (di età compresa tra i 13 e i 17 anni, italiani, marocchini, egiziani e albanesi di seconda generazione, frequentanti gli istituti scolastici del quartiere Niguarda e residenti nei complessi di edilizia residenziale pubblica di via Ciriè, via Asturie e di viale Sarca o nei comuni limitrofi di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo). I membri del gruppo comunicano tra di loro tramite gruppi WhatsApp e, spesso, uniscono al loro nickname la sigla “Zona 9” o “Z9NA”. Normalmente utilizzano i canali di Instagram per postare foto o video delle azioni compiute.

La baby gang è solita ritrovarsi in zona Bicocca, all’interno dei giardini di via Chiese, sulla cosiddetta collina dei ciliegi e nei pressi del centro commerciale “Bicocca Village”. I membri del gruppo vestono di nero, sono animati da sentimenti di rabbia, risentimento e orgoglio razziale nei confronti di bande avversarie formate da coetanei di origine filippina a causa di pregressi episodi di conflittualità sorti per futili motivi e sono dediti alla commissione di danneggiamenti, risse, rapine commesse anche con l’uso di armi da taglio e ad aria compressa (pistole private del tappo rosso), nonché con oggetti atti ad offendere. Più di un anno fa, circa 50 giovani, vestiti di nero e armati di bastoni, dopo essersi dati appuntamento tramite gruppi Whatsapp e Telegram, si sono radunati all’interno dello skate park di via Chiese e hanno aggredito e rapinato alcuni ragazzi di nazionalità filippina.

Al municipio 9 c’è anche la banda Bvsc, composta da circa venti minorenni (di età compresa tra i 16 e i 17 anni, nordafricani di seconda generazione, residenti nei complessi di edilizia residenziale pubblica di via Ceva). I membri del gruppo frequentano il quartiere Bovisasca e, specialmente durante il week-end, i locali e le discoteche del centro. Per comunicare utilizzano gruppi WhatsApp, anche dai nomi evocativi di associazioni criminali del passato. Particolarmente violenti e aggressivi, i minori che aderiscono al gruppo Bvsc, acronimo utilizzato anche nei rispettivi nickname dei social network, manifestano idee di vendetta nei confronti di altri gruppi. Sono in corso indagini tese ad attribuire ad alcuni membri della baby gang la responsabilità per due episodi di rapina commesse nel dicembre 2021 all’esterno della discoteca Alcatraz.

..... continua

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