Yara, il cognato di Bossetti: "Il vero assassino è ancora libero"

Il cognato di Massimo Bossetti in esclusiva ai microfoni di Telelombardia

Fonte Facebook 
Cronache
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Massimo Bossetti, il cognato: "Assurdo che non darci la possibilità di verificare lo stato dei reperti del Dna"

In esclusiva su Telelombardia, a “Iceberg Lombardia” di Marco Oliva, il cognato di Massimo Bossetti, Agostino Comi, torna sulla questione dei reperti del Dna, alla luce del nuovo diniego da parte del Tribunale di Bergamo in merito alla comunicazione del luogo e dello stato di conservazione dei campioni di dna dell'indagine sulla morte della tredicenne di Brembate di sopra, Yara Gambirasio, trovata cadavere il 26 febbraio 2011. L’intervista integrale, che esprime i dubbi dell’intera famiglia, sarà in onda questa sera a partire dalle 20.30.

Per l'omicidio è stato condannato in via definitiva all’ergastolo Bossetti, muratore di Mapello. Ma i suoi difensori sono convinti che il caso debba riaprirsi. Una prima istanza relativa ai reperti era stata presentata a giugno 2021, e la Corte d'Assise di Bergamo, presieduta dal giudice Donatella Nava, aveva già allora respinto la richiesta di accesso ai reperti. 

Secondo il cognato Agostino, non ci sono dubbi che "il vero colpevole" sia ancora libero. L'uomo, sottolinea in particolare, di non riuscire a spiegarsi il "muro" opposto dai giudici all'accesso ai reperti, come se ci fosse "qualcosa di veramente grosso" che non poò venire alla luce. 

A suo parere perché dopo tutti questi anni non si riesce a mettere la parola fine su questa vicenda?

Per me perché non lo hanno ancora trovato il colpevole. E' ancora in giro.

Ancora una volta è stato negato a suo cognato, Massimo Bossetti, di sapere come e dove sono conservati i reperti. Lei Agostino come lo ha saputo? E qual è stata la sua reazione?

Me lo ha detto mia moglie, per noi è stata una cosa veramente assurda perché perlomeno sapere se si possono ancora fare nuovi esami a noi sembra una cosa del tutto naturale. Invece sembra che sia una cosa talmente difficile... È una cosa assurda non darci la possibilità di verificare se ci sono ancora perlomeno questi reperti di dna e il loro stato.

(segue)

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Perché secondo lei non concedono a Bossetti la possibilità di ripetere l'esame del Dna?

Bisognerebbe chiederlo ai magistrati che continuano a rifiutare questa richiesta, io come parente e amico di Massimo penso sia una cosa assurda e della stessa idea sono anche tante persone comuni che incontro per strada.

Sembrerebbe proprio - continua Agostino - che ci sia dietro qualcosa di veramente grosso che non puo' uscire. Perché dare la possibilità a qualcuno di difendersi per me sarebbe una cosa normalissima. Invece no, è sempre stato così dall'inizio. Era lui, era lui e basta.

(segue)

 

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Il 7 aprile la Cassazione discuterà il quarto ricorso per accedere ai reperti. Cosa vi aspettate?

Ci aspettiamo che questa volta sia la volta buona, che si dia la possibilità a Massimo di potersi difendere. Perché fino ad ora non gliel'hanno data, noi siamo fiduciosi.

Credete ancora nella giustizia?

Sì e no. Dopo quello che è successo fino a quando non sei dentro a una cosa così non riesci a capire certi meccanismi. Per me la legge così non è uguale per tutti.

Sua sorella, Marita Comi, continua ad andare in carcere a trovarlo?

Sì certo, va molto spesso logicamente nei limiti della pandemia. È sette anni e mezzo che va tutte le settimane a trovarlo, pensando a tutti gli anni che è in carcere diventa pesante per tutti perché la vita va avanti e c'è da portare avanti la famiglia. Noi siamo sempre stati con lui.

So che lei spesso va a trovare in carcere suo cognato. Come lo ha trovato?

L'ultima volta sono andato verso le feste di Natale, l'ho trovato logicamente un po' giù in più ci sono diversi problemi per andare a trovarlo. Non si puo' andare più di due persone, per cui anche i figli devono andare separatamente su prenotazione. E' molto difficile e Massimo non era molto contento anche per queste cose.

Se la sente di mandare un messaggio a suo cognato attraverso la nostra trasmissione?

Massimo non dargliela vinta.

 

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