Casarini e la faida con la figlia di Gino Strada: "Andate fuori dai coglioni"
La battaglia per il comando della Ong nell'inchiesta per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Le intercettazioni
Inchiesta sulla Ong di Casarini, non solo soldi dai vescovi anche la lotta di potere
Nell'inchiesta su Luca Casarini e altri cinque componenti della nave Mare Jonio, accusati di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina", non ci sono solo i rapporti con i vescovi e i fondi della Chiesa. Spunta anche - si legge su La Verità - una faida interna ed emerge, attraverso le chat agli atti dell'inchiesta, come il gruppo di Casarini abbia epurato dal direttivo dell'associazione Mediterranea tutti quelli che avevano dubbi sulla gestione delle donazioni. Così l'ex no global è riuscito a scalzare chi voleva controllare le operazioni finanziarie sue e dei suoi complici. Tra questi c'erano anche Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency Gino e il marito della donna Tommaso Ferdinando Nogara Notarianni. I due sono stati sentiti dagli inquirenti "in quanto dall'attività tecnica erano stati rilevati forti contrasti in ordine alla trasparenza dei costi sostenuti dalla Mare Jonio non riportati alla associazione".
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Dal botta e risposta tra Cecilia Strada e Luca Casarini, finito agli atti dell'inchiesta - prosegue La Verità - emergono tutti i dissapori tra i due. "Ho letto per la terza volta la mail di Luca - scrive Cecilia, raramente ho visto una mail così densa di offese, screditamento degli altri, insinuazioni: e pure cose che non so da dove gli derivino, come il fatto che qualcuno fin dall'inizio avrebbe insinuato che lui lo faceva per soldi. Non credo che nessuno dei membri di questo direttivo lo abbia mai fatto. Non so da dove gli venga tutto questo livore, ma se avevo delle speranze che la situazione interna si potesse comporre, questa mail me le ha tolte tutte". Ecco la risposta di Casarini: "E quindi? Conclusioni? Andate fuori dai coglioni o no?". La Strada e Notarianni sono soprannominati dal gruppo di Casarini "Rosa e Olindo", come i due assassini della strage di Erba. Alla fine la sua battaglia per il direttivo la vince Casarini, ma la guerra non è finita, adesso c'è l'inchiesta per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".