Caso Grillo jr: "Rivivo quei momenti". Silvia e i lividi su tutto il corpo

Prosegue il processo in Sardegna per violenza sessuale. Tocca all'istruttrice di kitesurf: "Sembrava stonata, mi disse che aveva bevuto"

Cronache

Processo Grillo jr, la testimonianza chiave dell'istruttrice di kitesurf

Prosegue a Tempio Pausania il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici. I quattro giovani sono accusati di violenza sessuale di gruppo da due ragazze conosciute in vacanza in Sardegna nel luglio del 2019. Spunta - si legge sul Corriere della Sera - il verbale dell'ospedale dove è stata visitata Silvia, la giovane che avrebbe subito gli abusi. "Per alcuni giorni ho avuto la sensazione di rivivere quello che mi è successo". È il 27 luglio del 2019 e la ragazza che sta parlando allo staff medico dell’Svs (il Soccorso violenza sessuale della Mangiagalli di Milano) è una presunta vittima di violenza sessuale. Riscontrati residui di lividi che per l’accusa sono tracce evidenti della violenza subita.

"Quel che mi è successo - spiega Silvia ai medici e lo riporta il Corriere - è stato nove giorni prima (il 17), in Sardegna". Domani, a Tempio Pausania (Sassari), si terrà una nuova udienza e il tribunale ha chiamato in causa testimoni ai quali gli avvocati dei ragazzi avranno molto da chiedere e puntualizzare. Come l’istruttore di kitesurf con il quale Silvia avrebbe dovuto tenere una lezione poche ore dopo i fatti. Lui non stava bene perciò Silvia fece lezione con una sua collega. L’istruttrice arriverà in aula probabilmente per ripetere quel che ha già raccontato ai carabinieri e poi alla stampa sulle condizioni psicofisiche di Silvia quando si presentò a lezione: "Pareva stonata, disse che aveva bevuto".

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