Caso Orlandi, il diario preso dagli 007 e consegnato un mese dopo alla polizia
Emanuela Orlandi, il mistero del diario: "Preso dai Servizi e consegnata alla polizia dopo un mese"
Caso Orlandi, il giallo dell'agenda di Emanuela presa dai Servizi Segreti e consegnata solo un mese dopo alla polizia
"Al signor questore di Roma. Si trasmette fotocopia di un’agenda di Emanuela Orlandi, occasionalmente acquisita dal noto organismo", cioè i servizi segreti italiani. È il 19 luglio del 1983, quasi un mese dopo la scomparsa della ragazzina vaticana, quando alla Questura di Roma arriva questo documento che il settimanale Giallo pubblica per la prima volta in esclusiva.
Che i servizi segreti si fossero piazzati in casa fin dai primissimi giorni, d'altra parte, è noto, e a raccontarlo diffusamente a più riprese è stato lo stesso Pietro Orlandi, il fratello della quindicenne rapita. L'ultima volta due settimane fa davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta: "I servizi segreti sono venuti a casa nostra tre giorni dopo la scomparsa di Emanuela perché Giulio Gangi, un personaggio dei servizi che aveva anche casualmente conosciuto Emanuela, era amico di nostra cugina Monica. Per noi erano persone che ci stavano aiutando, dalla cameretta di Emanuela prendevano tutto, per noi erano la salvezza, gli davamo tutto".
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Perché mai, si chiede il Corriere della Sera, il diario di Emanuela era da quasi un mese nelle mani degli agenti segreti, ancora prima che in quelle degli inquirenti? Giallo rivela anche un altro particolare: sul diario, una compagna di classe di Emanuela fa riferimento a una fantomatica relazione sentimentale tra Emanuela e tale “Giovannino”, poi esplicitamente chiamato “G.P.II”, Giovanni Paolo II. E proprio da queste parole sono partite, in tempi recenti, le infamanti illazioni e accuse al Santo Padre, prive di qualsiasi riscontro e destituite da ogni fondamento. Lo stesso documento su carta intestata "ministero dell'Interno - dipartimento della Pubblica sicurezza", dopo la stringata comunicazione della consegna dell'agenda di Emanuela, nel secondo capoverso precisa: "Si invia, altresì, altro appunto di detto organismo (i servizi segreti, ndr) riguardante l'installazione di una linea telefonica del centralino della Città del Vaticano per i contatti con i presunti rapitori dell'Orlandi".