Caso Uss, scaricabarile tra Nordio e i pm: "Il ministro non chiese il carcere"

Due note inviate dagli americani avvertivano dell’“altissimo pericolo di evasione” chiedendo che il faccendiere restasse in carcere fino all’estradizione

Artem Uss
Cronache

Fuga Artem Uss, scontro istituzionale tra magistrati e ministero

"Nessuno vuole prendersi la responsabilità. Nessuno di coloro che hanno avuto un ruolo nella disastrosa detenzione del russo Artem Uss, ricercato dagli Stati Uniti, arrestato in Italia e fuggito dai domiciliari lo scorso 22 marzo, ammette errori". Esordisce così la Repubblica di oggi sul caso Uss Artem. E continua: "Non lo fanno i magistrati che, imprudentemente, gli hanno concesso il beneficio di non finire in carcere pur sapendo che il 40enne Artem Uss, figlio dell’oligarca Aleksandr Uss, governatore della regione siberiana di Krasnojarsk e amico personale di Vladimir Putin, aveva mezzi, risorse e complicità per volatilizzarsi alla prima occasione".

Ma prosegue Repubblica, "Non lo fa soprattutto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il quale, pur consapevole dell’interesse del Dipartimento di Giustizia americano per quell’uomo accusato di contrabbando di petrolio, reati finanziari, traffico di tecnologie militari e riciclaggio e per la relativa procedura di estradizione, non ha mosso un dito per chiedere una misura più restrittiva ai semplici domiciliari".

Due note inviate dagli americani avvertivano dell’“altissimo pericolo di evasione” chiedendo che il faccendiere restasse in carcere fino all’estradizione. Ora la Corte d’Appello di Milano apre uno scontro istituzionale ricordando al ministro che poteva revocare gli arresti domiciliari e rimandarlo in cella.

Meloni, su Uss ci sono anomalie, occorre fare chiarezza

"Sicuramente il fatto è abbastanza grave, mi riservo quanto torno di parlarne col ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose, sicuramente ci sono anomalie. La principale anomalia credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo ai domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenere la decisione anche quando c'era una decisione sull'estradizione: quindi credo che il ministro abbia fatto bene ad avviare un'azione disciplinare e quindi bisogna fare chiarezza". Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a margine della missione in Etiopia, parlando del caso Uss. 

Artem Uss, Corte d'appello: "Il ministero poteva chiedere il carcere"

Il ministero della Giustizia poteva chiedere la custodia cautelare in carcere per Artem Uss, l’imprenditore russo evaso lo scorso 23 marzo dagli arresti domiciliari a Basiglio (Milano) in attesa del completamento dell’iter per l’estradizione negli Stati Uniti. Lo sottolinea la Corte di appello milanese nei chiarimenti forniti allo stesso dicastero di via Arenula.    A sostegno di questa tesi, i giudici milanesi hanno riportato l’articolo 714 del codice di procedura penale che recita: “In ogni tempo la persona della quale è domandata l'estradizione può essere sottoposta, a richiesta del ministro della Giustizia, a misure coercitive”. Inoltre, si precisa che la quinta sezione della corte di appello, competente sul caso Uss, non poteva aggravare d’ufficio la misura cautelare applicata se non nel caso di trasgressione. Nessuna violazione è stata rilevata fino al giorno della fuga. 

Sul caso Artem Uss, oltre ai chiarimenti richiesti dal ministero della Giustizia, ce n’è anche un interno agli uffici giudiziari milanesi: la Procura generale ha chiesto alla Procura ordinaria delucidazioni sulla perquisizione effettuata lo scorso 13 marzo nella villetta a Basiglio, in cui il 40enne russo era agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, che portò al sequestro di due suoi cellulari. Un’attività delegata alla sezione di pg della GdF dal pool Affari internazionali, guidato dall’aggiunto Fabio De Pasquale. Tuttavia, da quanto emerso il sequestro dei cellulari di Uss era stato chiesto dalle autorità statunitensi - tramite rogatoria internazionale - in concomitanza con l’arresto di Uss del 17 ottobre 2022 all’aeroporto di Malpensa poco prima di imbarcarsi per un volo diretto a Istanbul.

Tags:
nordiorussiauss artemvladimir putin