Bimba rapita nel catanese, la madre confessa: "L'ho uccisa io, non ero in me"

Bimba rapita nel catanese, trovata senza vita la piccola Elena. La madre ha confessato l'omicidio: "Non so perché l'ho fatto"

Cronache
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Bimba uccisa, la drammatica confessione della madre: "L'ho uccisa io"

La piccola Elena, 5 anni da compiere il prossimo luglio, sarebbe stata uccisa dalla madre nella sua abitazione di Mascalucia, nel catanese. La mamma 23enne avrebbe poi portato e nascosto il corpicino della piccola in un vicino terreno di campagna nel tentativo di coprire il cadavere con terra e cenere lavica. È quanto emerge dall'interrogatorio della giovane donna, Martina Patti, che ha confessato a carabinieri e Procura di Catania di avere ucciso la figlia dopo averla presa all'asilo, mentre era sola in casa. La Procura di Catania sta predisponendo il fermo della donna per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Bimba uccisa nel catanese, rapporti incrinati tra i genitori della vittima. La madre: "Non ero in me"

Rosaria Testa, nonna paterna di Elena del Pozzo, la bambina trovata morta oggi a Mascalucia, ha rotto il silenzio sulla tragedia che ha colpito la sua famiglia: “Abbiamo creduto alla sua versione, perché non avremmo dovuto?”.

Martina Vanessa Del Pozzo, sorella del padre di Elena, ha così commentato Martina Patti, madre della piccola vittima: “Se la prese con mio fratello che una volta fu arrestato, ma poi venne del tutto assolto. Ci disse che se lui sapeva qualcosa, doveva parlare, ma mio fratello non ha precedenti penali, come è stato scritto in questi giorni. Certo è che una volta dovette toglierle la bambina dalle mani, perché lei l'aveva picchiata”.

Martina Patti e Alessandro Del Pozzo non erano sposati, ma dalla loro unione sono nati due figli: Elena e un'altra ragazza, oggi adulta, che vive fuori dalla Sicilia. Da quando si erano separati, i due genitori avevano avuto momenti di scontro, ciascuno spalleggiato (come spesso accade nelle separazioni) dalla propria famiglia, ma niente, da quel che finora è emerso, che potesse far pensare a un omicidio. La madre era in genere "affettuosa" con la bambina ma anche, secondo la versione della famiglia di lui, un “po' strana, autoritaria, aristocratica”.

Alessandro del Pozzo, ha raccontato ancora la nonna di Elena, era finito nel 2020 in guai giudiziari per una rapina, fatta in realtà da un'altra persona. “Fu assolto per non aver commesso il fatto”, insiste la famiglia, a volerlo assolvere ancora una volta di fronte ai sospetti di ieri, rilanciati da alcuni media. Alessandro è, allo stato dei fatti, un'altra vittima di questa tragedia forse frutto di un raptus: “Non ero in me”, ha detto Martina ai carabinieri, che stanno ultimando gli atti del fermo nei suoi confronti.

Bimba sequestrata, la scoperta choc: è morta la piccola Elena

La piccola Elena, il cui sequestro era stato denunciato ieri a Mascalucia dalla madre, e' morta. Il ritrovamento, secondo quanto riporta l'Ansa, e' stato possibile grazie alle "pressioni esercitate durante gli interrogatori" dagli investigatori. In particolare, dall'AGI s'apprende che sarebbe stata la madre a far trovare il cadavere della bambina che a luglio avrebbe compiuto cinque anni. La notizia del ritrovamento e' stata confermata dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.

Bimba rapita, la cronaca dell'accaduto. La mamma: "Era appena uscita dall'asilo, urlava"

Dramma nel Catanese, a Tremestieri. Una bambina di 5 anni è stata rapita in pieno giorno all'uscita dall'asilo. La madre erà presente e ha descritto così la terribile scena. "Ero andata a prendere mia figlia — ha riferito in lacrime la donna e lo riporta il Corriere della Sera — eravamo appena uscite, quando la nostra auto è stata bloccata. Hanno preso la bimba, lei urlava ma l’hanno a caricata su un’altra auto e sono scappati. "Una bambina di 5 anni è stata portata via da tre persone armate e incappucciate... fate girare questo post». L’appello, con tanto di foto, nome e indirizzo della piccola, è cominciato a girare sui social dal primo pomeriggio di ieri. Un passaparola diventato virale poche ore dopo che la madre della bambina era entrata sconvolta negli uffici della tenenza dei carabinieri del suo paese, Mascalucia, in provincia di Catania.

Un sequestro di persona «anomalo», dicono da subito gli inquirenti, dove - prosegue il Corriere - sembrerebbe estranea la criminalità organizzata. «Siamo in una fase molto delicata e non possiamo fornire alcun particolare — precisa da parte sua il procuratore della Repubblica di Catania  —, l’unica cosa che può escludersi in questa fase è la finalità di riscatto». Insomma, la piccola non sarebbe stata sequestrata per chiedere dei soldi, anche perché le condizioni economiche della famiglia non giustificherebbero un’azione del genere. Inoltre, in Sicilia sono rarissimi i sequestri di persona. Interrogati a lungo i familiari della piccola. I carabinieri stanno passando al setaccio i video di diverse telecamere di sorveglianza della zona di Piano Tremestieri dove si trova l’asilo, nella speranza di catturare qualche frame che fornisca una traccia per risalire ai sequestratori.

 

 

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