Chiara Ferragni, altro che "errore di comunicazione". I casi si moltiplicano

Oltre a Balocco, ci sono le uova di Pasqua e le bambole Trudi. Ma si indaga anche sui biscotti Oreo e su Wallapop, piattaforma di compravendita di vestiti

Di Redazione Cronache
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Chiara Ferragni, l'ipotesi del "sistema collaudato". Balocco non sembra essere un caso isolato, anzi...

Chiara Ferragni rischia grosso, per la truffa aggravata si può arrivare anche fino a tre anni di carcere. Ma l'indagine aperta dalla procura di Milano sul caso dei pandoro Balocco sarebbe solo all'inizio. Gli inquirenti - si legge su Il Fatto Quotidiano - potrebbero togliere il velo su quello che sembra più un sistema collaudato che un "errore di comunicazione". Il primo è quello della bambola Trudi. Gli altri riguardano i biscotti Oreo e la linea brandizzata che risale al 2020. E poi una vendita di suoi vestiti usati su una piattaforma di compravendita chiamata Wallapop. Collegata all’intenzione di regalare un'incubatrice all’ospedale Buzzi di Milano. Dove era stata ricoverata nel 2021 sua figlia Vittoria per un virus.

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L’imprenditrice - prosegue Il Fatto - avrà il tempo assicuratole dalla legge per fornire le sue spiegazioni. È bene precisare che le accuse dovranno ancora essere sottoposte al vaglio di un giudice e che siamo ai primi passi dell’indagine. Ieri Ferragni ha detto di sentirsi "serena" e che nei suoi confronti sono uscite "notizie oggettivamente false". Il riferimento, forse, è alla storia del cachet di Sanremo, chiamata in causa insieme alla vicenda della bambola. Ieri l’associazione Di.Re. (Donne in Rete contro la violenza) ha confermato di aver ricevuto i 150 mila euro promessi da Ferragni tramite bonifico della TBS Crew srl in data 12 gennaio 2023.

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