Csm, il "metodo Palamara" continua. Tar smaschera due toghe nominate a Napoli

Candidati scelti prima ancora di individuare i profili necessari. Il Tar del Lazio li segnala, ma per ora restano al loro posto. Ricorso al Consiglio di Stato

Cronache
Condividi su:

Csm, il "metodo Palamara" continua. Il Tar smaschera due toghe 

La magistratura continua a generare scandali. Il "metodo Palamara", nonostante l'ex presidente dell'Anm non sia più in un ruolo di potere, continua anche senza di lui. Il Tar - si legge su Libero - ha smascherato un accordo per nominare due giudici alla Procura di Napoli. "Decidi tu chi va e poi organizziamo il voto. Fai come gli aggiunti a Roma". Questa la frase pronunciata nel 2017 dal giudice Valerio Fracassi, all'epoca membro del Csm al telefono con Palamara. Ma a distanza di qualche anno, i fatti si ripetono, cambiano solo gli interlocutori.

Ed è quanto - prosegue Libero - è accaduto con le nomine di due procuratori aggiunti a Napoli: Simona Di Monte e Sergio Amato. "Il candidato più idoneo - scrive il Tar del Lazio nella sua relazione - è stato scelto in totale assenza di confronto, prima della valutazione comparativa e solo successivamente, dopo tre mesi, è stata sottoposta al Plenum, dove la valutazione comparativa è stata calibrata a prescindere dal merito effettivo, ma in modo tale da sorreggere la scelta effettuata a monte". Probabile un ricorso al Consiglio di Stato, ma nel frattempo i due giudici resteranno al loro posto, nonostante il parere sfavorevole del Tar.