D'Orsi: "Studenti manganellati da agenti drogati". Denunciato dalla Polizia
L’ira dei poliziotti contro il professore: "Noi infangati, lesa la dignità personale e professionale". Il riferimento è ai fatti di Pisa e Firenze
Manganellate Pisa, l'attacco in tv di D'Orsi ai poliziotti. Rischia il processo
Il professor Angelo D’Orsi, accademico che vanta cinquanta libri, cento saggi e quasi mille articoli scientifici. Allievo di Norberto Bobbio è ordinario di Storia del Pensiero Politico all’Università di Torino, rischia di andare a processo. Lo studioso è stato denunciato da due sindacati di polizia a causa delle frasi pronunciate in tv sui fatti di Pisa. Ecco cosa disse a "Quarta Repubblica" D'Orsi: "Quando vedo il poliziotto che manganella con un piacere di farlo, due cose mi vengono in mente. Uno, - dice D'Orsi e lo riporta La Stampa - per quel manganello c’è una sorta di rivalsa sociale verso lo studente, quasi invidia, tu stai studiando sei un privilegiato, io non sto qui a farmi massacrare con stipendi bassi". "E la seconda cosa - ha proseguito D'Orsi - è il fatto che troppo spesso, tanto sovente quei poliziotti, e me lo dicevano nelle interviste che ho fatto dal ’69 al ’72, hanno assunto delle droghe, hanno assunto delle sostanze per reggere il peso, questo però ti fa perdere anche i freni inibitori".
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Il segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani, precisa: "Il nostro legale ha depositato alla procura di Roma una denuncia querela nei confronti del professor Angelo D’Orsi". Una scelta "a tutela della dignità professionale, personale e delle famiglie dei poliziotti". Il professore commenta: "Quelle affermazioni - spiega a La Stampa - sono il frutto dei miei studi e delle mie interviste a fine degli Anni Sessanta e poi già Pasolini alludeva al fatto che i poliziotti fossero contrapposti agli studenti figli di papà. Non li ho insultati. E poi non mi ha denunciato la Polizia, solo i sindacati".