Danni per 30 mila euro, ma ne riceve solo 13 dallo Stato. Beffato un alluvionato di Faenza

Una realtà agricola di Faenza, completamente devastata da più di un anno, ha chiesto un rimborso per i danni subiti, ma non è arrivato quanto era stato quantificato: "Non so come abbiano fatto i conti"

di redazione cronache
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Emilia-Romagna, un'azienda agricola chiede 30mila euro di rimborso dopo l'alluvione: ne arrivano 14

La famiglia Mordini possiede un'azienda agricola a Riolo Terme, nella zona di Faenza, una di quelle devastate dall'alluvione del maggio del 2023. Aveva chiesto un risarcimento allo Stato italiano, stimato sui 30mila euro. Ne sono arrivati meno di 14, senza alcun chiarimento e dopo un anno di distanza. "Ci siamo rimasti malissimo", commenta Stefano Mordini, uno dei titolari dell'azienda, al Corriere della Sera

"Ci siamo rimasti malissimo, per non dir peggio, e oltre tutto non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione su come sia stata calcolata questa cifra. Noi abbiamo fatto la domanda come indicato, ci è arrivata questa cifra ad oltre un anno di distanza dall’alluvione. È una beffa e senza davvero alcun chiarimento, nessuno ha delle risposte. Mi piacerebbe sapere come è stata calcolata la cifra", continua Mordini. 

Eppure i danni fatti dall'alluvione sono stati tanti: "Noi siamo in campagna, ci sono stati dei campi diventati irraggiungibili per diverso tempo, altri in cui effettuare procedure di bonifiche. Ci siamo arrangiati per quello che potevamo e per il resto ci siamo affidati a terzisti, abbiamo cercato di fare il possibile sperando poi nel rimborso". 

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Insomma, nonostante i 50 milioni di euro stanziati per sostenere le realtà agricole dell'Emilia Romagna, lo Stato non riesce a darne 30mila euro a un'azienda agricola che ha fatto richiesta di ristori. E, soprattutto, le istituzioni non si sforzano neanche di fornire una spiegazione. Continua Stefano Mordini: "Adesso, ci siamo nuovamente rivolti alla Cia regionale, che ci affianca. A inizio settembre dovrebbe esserci una riunione in cui, si spera daranno chiarimenti su conti».

La riunione si terrà martedì 3 settembre a Roma. Lo conferma il presidente emiliano-romagnolo di CiaAgricoltori Italiani, Stefano Francia, che, però, spiega: "Non ci è stato fornito nessun altro dettaglio e quindi fino al 3 settembre non sapremo nulla né sulle modalità di calcolo usate né su eventuali interventi che possano sistemare la situazione. Solo quel giorno avremo maggiori dettagli, per adesso è impossibile sbilanciarsi".