Dossieraggio, gli 007 israeliani nella sede di Equalize: "Siamo pronti per uno scambio di dati". Le intercettazioni
Spunta anche il file Excel con la profilazione dei magistrati. Lo scandalo si allarga sempre di più
Dossieraggio, Arianna Meloni (FdI): "Sono una cosa incivile e pericolosa"
Il nuovo caso dossieraggi si ingigantisce ogni giorno di più, dalle intercettazioni telefoniche emergono nuovi dettagli sull'inchiesta della Procura di Milano che ha travolto l'agenzia investigativa Equalize e adesso si muove anche il governo. Ieri, in cima all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri c’era un decreto legge sulla criminalità informatica, ma è stato cancellato e rinviato, ufficialmente per l’assenza del ministro della Giustizia Nordio e per il calendario parlamentare. Il decreto potrebbe affidare la competenza investigativa su hacker e spionaggi alla Procura Nazionale Antimafia. Ma il sottosegretario Alfredo Mantovano ha dubbi sul merito del provvedimento, e anche la premier Meloni ha preferito prendere tempo. "I dossieraggi - commenta Arianna Meloni (FdI) - sono una cosa incivile e pericolosa".
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Intanto prosegue l'inchiesta su Equalize e dalle intercettazioni emergono grosse novità. Samuele Calamucci e altri informatici di Equalize "discutono del data-base dei nomi di magistrati e prefetti italiani in specifici file Excel, una delle fonti da cui il sistema "pesca" i dati": grossolano - riporta Il Corriere della Sera - tradurlo come spionaggio di toghe, somigliando più a una sorta di loro profilazione in base a notizie raccoglibili sulle loro storie e attività, in elenchi abbinati a colori (verde, giallo, rosso) sintetizzanti il giudizio reputazionale.
Ma c'è di più. I carabinieri fotografano "due israeliani non identificati" nella sede di Equalize l’8 febbraio 2023: "Sono disposti — dice intercettato l’amministratore della Equalize, Carmine Gallo, parlando di loro come di 007 — a un "do ut des" di informazioni. Per esempio - aggiunge Calamucci e lo riporta Il Corriere- , "ci stanno fornendo materiale di sicuro interesse per Eni spa e per Stefano Speroni" (dal 2020 capo degli Affari legali del colosso energetico) sul "traffico illecito di gas iraniano con le aziende d’Italia".
Undici giorni dopo la notte olimpica di Tokyo con lo storico oro nei 100 metri di Marcell Jacobs, alla Equalize di via Pattari sono già al lavoro. L’obiettivo del dossieraggio - riporta Il Corriere - sono proprio il neo campione e il suo staff con l’allenatore Camossi, il manager Magnani, il nutrizionista Spazzini. La richiesta, ricostruiscono i carabinieri di Varese, è arrivata da un non identificato studio legale padovano. Tra gli indagati per concorso abusivo a sistema informatico ci sono anche dirigenti dell’azienda di modellismo "BBurago". Al centro, questioni legate all’eredità. Negli atti - in base a quanto risulta a Il Corriere - c’è anche un contatto tra Gallo e l’allora "security manager della Roma", Angelo Rocco: "Mi ha chiesto di alcune bonifiche da fare sia a Trigoria, sia negli uffici della Roma!".