Dossieraggio, Striano e quei file per fermare la nascita del governo Meloni

Dopo la caduta di Draghi, in quattro vengono spiati: Delmastro, Colosimo, Fascina e Foti. Le chat tra il finanziere e i giornalisti "amici"

Di Redazione Cronache
Antonio Laudati, pm antimafia
Cronache

Dossieraggio, il giallo delle chat cancellate e le ricerche mirate dopo la caduta di Draghi

Emergono nuovi dettagli sull'inchiesta legata ai presunti dossieraggi che ha coinvolto tra gli altri anche il procuratore antimafia Antonio Laudati e il finanziere Pasquale Striano. Proprio quest'ultimo, subito dopo la caduta del governo Draghi, - secondo l'accusa e lo riporta Il Giornale - si sarebbe subito attivato, facendo ricerche ben precise su quattro candidati del centrodestra alle elezioni. Il 12 luglio 2022 tocca a Andrea Delmastro. Il 22 agosto è il turno di Chiara Colosimo. Il 25 agosto vengono scaricati i dati di Marta Fascina. Il 20 ottobre di Tommaso Foti. I documenti riservati che riguardano i quattro futuri candidati vengono prelevati dalle banche dati della Procura nazionale antimafia da Striano e passati - in base a quanto riporta Il Giornale - ai cronisti de Il Domani.

Leggi anche: Dossieraggio, il pericolo di affidare a un Serpico tutta la nostra privacy

Leggi anche: Dossieraggio, governo diviso sulla Commissione. Striano: "Rispondo ai giudici"

"Io mi fermo ai fatti - dice Foti al Giornale - e a quanto il procuratore di Perugia ha detto alla Commissione Antimafia. Se ci sono cinquantamila file sottratti, se siamo davanti come dice Cantone a un mercato di notizie riservate, vuol dire che la situazione è più drammatica di quanto emerso finora. Se c’è un mercato vuole dire che ci sono dei venditori ma anche dei compratori. Se sono stati acquisiti illegalmente i dati di diecimila italiani bisogna capire in mano a chi sono finiti. Non è un problema che riguarda solo una parte politica. L’audizione di Cantone e del procuratore nazionale Giovanni Melillo al Copasir, il comitato di controllo sui servizi segreti, dimostra che il tema riguarda la sicurezza nazionale".

C’è, poi, un altro giallo che riguarda le chat su telefonino e computer tra il finanziere e gli “amici” giornalisti. Esse - riporta La Stampa - con molta probabilità sono state cancellate perché ben due mesi sono trascorsi tra l’avviso di garanzia inviatogli dalla Procura di Roma e l’interrogatorio (seguito da perquisizione) a marzo 2023. Ma Striano non è l’unica talpa. Cantone alla Commissione antimafia ha spiegato che "il mercato delle Sos non si è affatto fermato" e che ci sono altri spioni" (non alla Dna).

Tags:
dossieraggiopasquale striano