Ereditiera scomparsa, stop alle ricerche. Nessuna traccia, il caso resta un giallo
Di Ana Maria Henao Knezevich non c'è alcuna traccia, ma i sospetti sul marito David si fanno sempre più forti: rilevato il gps della sua auto nella zona perlustrata dalle forze dell'ordine
Cogollo del Cengio - Ana Maria Knezevich Henad
Ereditiera scomparsa da Madrid: si interrompono le ricerche nell'Alto Vicentino
Le ricerche dell’ereditiera scomparsa da Madrid si sono interrotte. Ana Maria Henao Knezevich non è stata trovato nel punto indicato dall’FBI, ovvero lungo una strada di montagna nell’Alto Vicentino, Così, le forze dell’ordine hanno deciso di fermarsi. Erano coinvolte la squadra mobile e i Vigili del fuoco di Vicenza, la polizia spagnola e un ispettore dell’FBI.
Della scomparsa e dell’uccisione della donna è accusato il marito David Knezevich, manager serbo di 36 anni che avrebbe raggiunto Ana Maria in Spagna (dove lei voleva rifarsi una vita dopo la separazione), l’avrebbe uccisa e caricata su un’auto presa a noleggio. Dalla capitale iberica, Knezevich si sarebbe diretto in Serbia, a Belgrado, passando per la strada di montagna vicentina dove avrebbe scaricato il corpo della moglie. Si tratta di una zona boschiva impervia situata nel comune di Cogollo del Cengio, a pochi km dall’Altopiano di Asiago.
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La lettera dei familiari della donna
«Ringraziamo infinitamente la stampa per essersi interessata alla scomparsa di Ana, tanto da contribuire a risolvere la maggior parte del mistero". Lo scrive la famiglia di Ana Maria Knezevich in un messaggio reso pubblico dal Corriere della Sera. “La scoperta di molti elementi è stata resa possibile dall’amore degli amici più cari, che li ha spinti ad agire immediatamente denunciando alla polizia e insistendo sul fatto che gli sms mandati dopo il 2 febbraio erano sospetti”.
Infatti, la donna è scomparsa dal suo appartamento di Madrid proprio il 2 febbraio 2024. Quella sera, un uomo con un casco da moto in testa è stato visto entrare e uscire dalla sua abitazione con una grossa valigia dentro la quale, i poliziotti spagnoli, credono ci fosse il corpo di Ana Maria. E che quell’uomo fosse David Knezevich.
Gli sms a cui si riferisce la famiglia, invece, riguardano dei messaggi arrivati ad alcuni amici della donna scomparsa in cui lei raccontava di aver conosciuto un uomo e di essere scappata con lui, in quella che poteva sembrare una fuga d’amore. Gli agenti spagnoli pensano, ancora una volta, che dietro tutto ciò ci sia Knezevich. Sarebbe stato lui a mandare gli sms.
Ancora i familiari: “Grazie anche alle autorità di tutto il mondo che lavorano insieme 24 ore su 24 per trovare Ana. Grazie per i vostri sforzi, l’attenzione e la determinazione nel cercarla e per aver preso a cuore la sua causa”. Il fratello dell’ereditiera fa sapere che due giorni fa Ana Maria sarebbe diventata zia.
Gli elementi che portano al marito
La polizia spagnola ha sospettato fin da subito di David Knezevich per l’omicidio della moglie (anche se non c’è ancora un corpo) a causa del presunto movente: i due si stavano separando e in ballo c’era un patrimonio milionario. Ma questo non è l'unico motivo per cui gli inquirenti si sono concentrati sull'uomo: ci sono anche i suoi spostamenti verificati da alcune rilevazioni gps.
Dagli Usa, dove viveva Knezevich, l’uomo sarebbe volato fino a Belgrado. Qui, avrebbe noleggiato una vettura (alla quale avrebbe cambiato la targa) e si sarebbe diretto a Madrid. Una volta commesso l’omicidio avrebbe guidato nuovamente fino in Serbia. Durante questo secondo viaggio, David avrebbe scaricato il corpo di Ana Maria lungo la strada di montagna vicentina. Infine, da Belgrado avrebbe preso un volo per Miami, dove è stato arrestato.
A rilevarlo in Italia è stato il dispositivo gps dell’auto presa a noleggio. Knezevich non voleva che l’auto avesse un sistema di rilevamento, ma la vettura ne possedeva uno in grado di mandare un messaggio alla proprietà in caso di pericolo, come un incidente o una manomissione. Ed è quello che è avvenuto: l’auto su cui guidava Knezevich è stata tracciata sulla strada italiana, forse in seguito a un urto o a un danno subito.