Cronache
Ereditiera americana scomparsa, ricerche nel Vicentino. Affari sul presunto luogo del delitto: ecco i nuovi dettagli. FOTO
Il giallo internazionale approda in Italia dopo le indicazioni del marito arrestato in Florida. L'uomo è accusato di sequestro di persona e omicidio
Ana Maria Henao Knezevic, l'ereditiera scomparsa dalla Spagna: il marito l'avrebbe uccisa e scaricata lungo una strada di montagna
Ana Maria Henao Knezevic è scomparsa da Madrid il 2 febbraio scorso. Di lei non si è saputo nulla fino a ieri, mercoledì 21 agosto, quando la polizia italiana e quella spagnola hanno iniziato a cercare il suo corpo (probabilmente senza vita) lungo una strada di montagna nell’Alto Vicentino, in particolare nel comune di Cogollo del Cengio.
Sembra che a uccidere e a far sparire Ana Maria sia stato il marito, David Knezevic, uomo di origine serba ma che ha sempre vissuto con la donna negli Stati Uniti. Interpellato da Affaritaliani.it il sindaco di Cogollo, Piergildo Capovilla, ha fatto sapere che "le ricerche vanno avanti anche oggi, anche se ieri hanno dato esito negativo".
Continua, dunque, il lavoro dei Vigili del fuoco, dei poliziotti della squadra mobile di Vicenza, della polizia spagnola e di un ufficiale di collegamento dell’FBI. Si, perché è stata proprio l’FBI a portare le forze dell’ordine europee lungo la via del piccolo paese chiamata “la strada del Costo Vecchio”.
Chi è Ana Maria Henao Knezevic
La donna che stanno cercando è un’ereditiera 40enne americana di origini colombiane. Insieme al marito David Knezevic, manager 36enne originario della Serbia, è a capo di varie imprese che operano nel settore immobiliare e informatico. Attività che, nel tempo, hanno prodotto utili milionari. Dopo 13 anni di matrimonio i due si sono separati e lei si è trasferita in Spagna, nella città di Madrid. Non sembra essere stata una separazione pacifica: pare che Ana Maria sia finita nella capitale europea per scappare dal marito che, però, l’avrebbe raggiunta.
Secondo la polizia spagnola, infatti, David Knezevic sarebbe riuscito a individuare l’abitazione della moglie e, una volta trovata, l’avrebbe uccisa. Secondo l'istruttoria coordinata dalla sezione per la violenza di genere del Tribunale, citata da vari media iberici e da Ansa, Knezevich sarebbe entrato nel domicilio di Ana Maria, in Calle Francisco Silvela a Madrid, con il volto coperto da un casco da motociclista. Le telecamere di sicurezza avrebbero ripreso la sua immagine mentre entrava nell'edificio per poi uscirne con un borsone o una valigia.
Secondo gli agenti madrileni, là dentro c’era il corpo senza vita della 40enne. Knezevic sarebbe poi salito su una Peugeot 308 noleggiata, stando a quanto riporta il Giornale di Vicenza, e si sarebbe diretto in Serbia a Belgrado. Poi, avrebbe preso un volo per tornare a casa con destinazione Miami, negli Stati Uniti.
L’arresto in Florida e il coinvolgimento dell’FBI
A Miami, però, Knezevic è stato arrestato. Se la polizia spagnola lo accusa di omicidio, quella americana di sequestro di persona. Due reati di cui lui si professa innocente. Il 10 giugno è anche comparso davanti al giudice dello stato della Florida per la lettura formale delle accuse a suo carico, secondo quanto scrive Ansa.
Mesi dopo, nel corso delle indagini nei confronti di Knezevic, si arriva a Cogollo del Cengio, un piccolo paese con meno di 3mila abitanti ai piedi dell’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Gli agenti (sia iberici sia americani) sono convinti che l’uomo sia passato di lì durante il suo viaggio dalla Spagna alla Serbia. Un passaggio, infatti, lungo la strada di montagna in cui si stanno svolgendo le ricerche non è escluso, anzi possibile. Lungo i tornanti, gli agenti sono convinti che Knezevic abbia scaricato il cadavere della moglie per poi proseguire indisturbato il suo percorso.
Su tutta la vicenda, però, molte domande non hanno ancora una risposta perché c’è molta riservatezza. Potrebbe essere che gli agenti siano giunti in Italia dopo una confessione di Knezevic nella quale avrebbe indicato il luogo in cui ha lasciato il cadavere della moglie. Oppure potrebbe essere che la sua presenza sia stata tracciata grazie ai segnali gps del suo cellulare o alle celle telefoniche che ha agganciato. I dubbi sono ancora tanti, ma la certezza è una sola: di Ana Maria non c’è traccia.
La zona boschiva in cui avvengono le ricerche
La strada di montagna che sta venendo setacciata- momentaneamente chiusa con un'ordinanza emessa dal sindaco di Cogollo del Cengio- si articola in una miriade di sentieri che attraversano i boschi della zona, come testimoniano le immagini scattate dal nostro giornale. È una zona impervia, ma quotidianamente trafficata da escursionisti, ciclisti e dagli abitanti del paese. Sul posto sono attivi i Vigili del fuoco del comando di Vicenza con 2 persone della sala operativa mobile, 4 vigili del distaccamento di Schio e 2 volontari di Recoaro. Stanno collaborando con la polizia locale di Vicenza con la quale c’è anche la Scientifica, dei cani molecolari e una ruspa. La polizia spagnola è, invece, presente con due agenti, mentre quella americana con un ufficiale dell’FBI.
Il presunto movente dell’omicidio
Secondo quanto riportano i media nazionali e internazionali, David Knezevic potrebbe aver ucciso la moglie per l’eredità. I due si stavano separando e avrebbero dovuto dividere il loro patrimonio: sembra che Ana Maria ne reclamasse il 50%, ma David non era d’accordo. Così, avrebbe raggiunto la donna in Spagna e l’avrebbe uccisa. Solo il ritrovamento del corpo potrà fornire delle risposte concrete, così come una confessione. Per il momento le indagini e le ricerche continuano, ma la procura di Vicenza non ha ancora aperto un fascicolo.