Esercito verso la "Legione Straniera": si pensa ad arruolare i migranti

Troppe guerre e troppi rischi per la sicurezza, troppo pochi arruolamenti. Le forze armate mirano a nuove forme per rafforzarsi

Cronache

L'esercito italiano verso una sua personale "Legione Straniera"

Troppe guerre nel mondo e troppi rischi legati alla sicurezza. Troppo pochi gli italiani pronti a combattere. Ecco allora che, secondo quanto scrive oggi in un lungo articolo il Fatto Quotidiano, "negli uffici degli Stati maggiori della Difesa si lavora a un progetto che consentirà di arruolare, nelle forze armate, un certo numero di giovani cittadini stranieri".

Si tratterebbe, secondo il Fatto, "magari già residenti in Italia da qualche anno, con piena padronanza della nostra lingua e interessati ad acquisire la cittadinanza, come una sorta di premio, alla fine di un servizio che sarebbe per lo più a termine". Dei migranti insomma. Una sorta di Legione Straniera, come la defiisce il quotidiano diretto da Marco Travaglio, sulle orme della Francia e della Spagna. 

D'altronde, scrive il Fatto, anche negli Stati Uniti, "alle prese con la peggiore crisi di reclutamento degli ultimi 25 anni, il governo ha raddoppiato gli sforzi per prendere personale dalle comunità di immigrati". Servono più arruolamenti. "Secondo il rapporto Esercito, nel primo blocco dell’anno scorso sono entrati 2.138 volontari sui 2.200 previsti (sono 6.500 l’anno), in altri casi è andata peggio. Molti non si presentano, altri vengono scartati ai test, altri ancora preferiscono puntare subito alle forze di polizia che offrono stipendi iniziali leggermente più alti". 

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